Negli ultimi due, tre secoli molti hanno chiesto: "Ma realmente sei tu? O il mondo deve essere cambiato in modo più radicale? Tu non lo fai?". E sono venuti tanti profeti, ideologi e dittatori, che hanno detto: "Non è lui! Non ha cambiato il mondo! Siamo noi!". Ed hanno creato i loro imperi, le loro dittature, il loro totalitarismo che avrebbe cambiato il mondo. E lo ha cambiato, ma in modo distruttivo. Oggi sappiamo che di queste grandi promesse non è rimasto che un grande vuoto e grande distruzione. Non erano loro.
E così dobbiamo di nuovo vedere Cristo e chiedere a Cristo: "Sei tu?". Il Signore, nel modo silenzioso che gli è proprio, risponde: "Vedete cosa ho fatto io. Non ho fatto una rivoluzione cruenta, non ho cambiato con forza il mondo, ma ho acceso tante luci che formano, nel frattempo, una grande strada di luce nei millenni".
… non è la violenta rivoluzione del mondo, non sono le grandi promesse che cambiano il mondo, ma è la silenziosa luce della verità, della bontà di Dio che è il segno della Sua presenza e ci dà la certezza che siamo amati fino in fondo e che non siamo dimenticati, che non siamo un prodotto del caso, ma di una volontà di amore.
"Dio è vicino", (…) è vicino, ma noi siamo spesso lontani. Avviciniamoci, andiamo alla presenza della Sua luce (…) diventiamo noi stessi luce per gli altri (…) così che noi stessi diventiamo una delle più piccole luci che Lui ha acceso e portiamo luce nel mondo che sente di essere redento.»
(Benedetto XVI – 12.12.2010, Torre Angela – Roma)
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Copio e incollo da una bacheca di fb che Madre Teresa diceva: "Ti lamenti? Ti lamenti perché vedi poca Santità nella Chiesa? Aiutala! Fatti Santo!". E aggiungeva, con singolare sapienza: “Non serve a niente gridare: è buio! è buio! ... Quando è buio l’unica cosa che dobbiamo fare è accendere la luce; anzi l’unica cosa importante è diventare Luce, lasciandosi accendere da Gesù”.
Chi può negare che nella propria vita non abbia mai incontrato un "punto luce"? Ci sono delle persone, e non importa la loro appartenenza ad una religione o meno, che anche nel buio più fitto della storia umana irradiano una luce particolare di cui loro stesse spesso non sono coscienti, specie se umili e modeste, eppure sono il "sale della terra" e aprono la via ai nostri passi.
Un ricordo ed un omaggio che in questo momento avverto come doveroso:
in una casa amica di famiglia, già dall'infanzia, ricordo una zia nubile e povera accolta più come domestica-cuoca-bambinaia-sarta tutto fare che come sorella, cognata e zia. Mi colpiva sempre perchè assolutamente silenziosa, serviva e tornava a scomparire in ogni occasione, eppure quasi sempre la famiglia ne parlava con fastidio, ironia e critiche.
Così, fino a tarda età, ha servito in silenzio, allevato i nipoti e i pronipoti,servendo anche spesso nelle loro case, confezionato abiti e organizzato migliaia di feste in cui appariva frettolosa in silenzio per servire e scomparire in cucina o nella sua stanzetta di domestica.Ha anche accompagnato alla fine della vita molte persone della famiglia compresa la suocera del fratello morta a cento anni.
Rispondeva con poche parole solo a chi le faceva una domanda diretta e sorrideva raramente ma con tanta dolcezza all'affettuosità semplice ma sincera dei vari bambini, noi compresi.
Più tardi, da giovane ed adulta, ho visto in lei una grande luce e provato una tenerezza ed una stima profonda, direi istintiva, ed ho per caso scoperto il suo segreto: chiedeva per se' solo il permesso di andare ogni giorno alla prima Messa in Parrocchia. Niente altro.
E' morta praticamente da sola in una struttura a lunga degenza quando non poteva più servire, ma essere servita, e ci è stato comunicato troppo tardi per poter fare qualcosa per lei.
Continuo nel tempo a pensare a lei ed a pregarla come una santa luminosissima che mi è stato concesso di avvicinare e da cui ho ricevuto un raro straordinario esempio.
Grazie Maria Assunta, luce silenziosa nel mondo per il mondo!
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