Rispondo a Marco
(vedi suo commento al precedente post)
Ciao,
Marco!
Mi
scrivevi fra l’altro: “tu mi sembri un convinto, un accanito assertore di una
vita che non finisce e consideri questa soltanto come un preludio. A cosa serve
una tale concezione? A oscurare l'evidenza del niente che ci divora?".
Marco,
non conosco quello che c’è dietro le tue parole, è difficile rispondere con “parole”.
Ti
dico soltanto che per me è stata ed è la vita stessa a spiegarmi il senso. E se
ti osservi bene, tu sai qual è il senso del tuo esistere. Lo sai, devi essere
il primo a credere in te stesso. Ci sentiamo anche via mail, se vuoi.
Auguri,
Tanino
Foto mia: Lago di Albano
3 commenti:
Ognuno ha la sua esperienza, questa è la mia: quando ero più giovane e facevo fatica a vivere tra tante difficoltà (x colpa mia? x colpa di altri? ora ho smesso di chiedermelo) avevo un'unica certezza: DIO MI AMA. Possiamo pensare che era un ascamotage x sopravvivere ?E' vero che ora che sono circondata dall'amore dei miei figli e di mio marito quel pensiero non è più un pensiero fisso. (la gratitudine c'è, eterna anche se si stempera come i colori di un acquarello con il passare del tempo ).Con commozione devo aggiungere che quando da giovane l'ho sfidato a "esserci" in un paio di momenti di disperazione il Signore si è fatto carne, si è fatto Persona che mi ha teso una mano, preziosa x ricominciare.
E con commozione aggiungo che quando senza sfidarLo stupidamente lo si è semplicemente pregato - in coppia - in una situazione particolare, il suo divino intervento...ci ha lasciato senza parole.
Caro Marco, anch'io come Tanino non mi permetto di interpretare tra le righe il senso delle tue parole, e di rispondere in base a ciò che credo tu abbia voluto dire; semplicemente mi hai fatto tornare in mente quando ieri, tra me mi dicevo, mi ripetevo spesso in solitudine: "LA VITA E' DI PIU'" (nell'epoca delle lacrime)..e andavo avanti credendoci.
Percorrendo così le strade della vita sono arrivata all'oggi (l'epoca della della gioia profonda)..e il domani è nelle mani di Dio.
Ciao C. G.
Grazie C.G.!
La maternità di cui ogni tua parola è carica è un segnale importante: riporta a Dio, all'Origine, alla Vita. Grazie anche da parte di Marco, ne sono certo. Tanino
Grazie Tanino!
Mentre leggevo la tua risposta a Marco mi è venuta in mente una poesia che per me è una preghiera. Ciao, Marcello!
ecco la poesia è di Rabindranath Tagore:
Dammi il supremo coraggio dell'Amore,
questa è la mia preghiera,
coraggio di parlare,
di agire, di soffrire,
di lasciare tutte le cose,
o di essere lasciato solo.
Temperami con incarichi rischiosi,
onorami con il dolore,
e aiutami ad alzarmi ogni volta che cadrò.
Dammi la suprema certezza nell'amore,
e dell'amore,
questa è la mia preghiera,
la certezza che appartiene alla vita nella morte,
alla vittoria nella sconfitta,
alla potenza nascosta nella più fragile bellezza,
a quella dignità nel dolore,
che accetta l'offesa,
ma disdegna di ripagarla con l'offesa.
Dammi la forza di amare
sempre
e ad ogni costo.
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