mercoledì 13 novembre 2013

Un cuor solo ed un'anima sola



La famiglia di un mio compagno di scuola mi aveva invitato a passare qualche giorno di vacanza con loro nella villa dei nonni al mare.
Spesso nel pomeriggio ci ritrovavamo in spiaggia con altri ragazzi del vicinato. Un giorno ho visto un ragazzo molto triste. Si era accorto che al braccio del mio compagno c’era l’orologio che suo padre, emigrato in Germania, gli aveva mandato quando aveva finito le scuole medie.
L’ho visto correre dalla madre, abitavano in un casetta non lontana, e udii strillare e piangere.
La sera, durante la cena, la nonna si vantava di aver comprato l’orologio dalla povera donna per pochi soldi e tutti ammiravano la sua abilità per l’affare che era riuscita a fare.
La notte non riuscii a dormire.
Il giorno dopo era domenica e siamo andati alla messa. C’era anche il mio amico con l’orologio. All’omelia il sacerdote spiegava come i primi cristiani erano un cuor solo e diceva che erano capaci di vivere così perché la fede in Gesù risorto aveva cambiato il meccanismo del loro cuore e li rendeva capaci di superare il proprio egoismo. Mi venne voglia di scappare. Mi fermò soltanto l’idea di amare anche gli ipocriti. Il Vangelo li ha previsti.

1 commento:

Anonimo ha detto...

che bella esperienza tanino...io rimango sempre colpito e stupito quando sento queste parole del vangelo.." fate come il Padre Vostro che nel corso dei secoli fa sorgere il sole e fa piovere sui giusti e sui malvagi..."

grazie tanino perchè questo è un luogo di confronto molto profondo

^_^ giovanni