domenica 1 dicembre 2013

Parola di Vita - dicembre 2013



«Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore vicendevole e verso tutti» (1 Tess 3,12).
Queste parole sono una di quelle espressioni, familiari a san Paolo, nelle quali egli augura e nello stesso tempo chiede al Signore delle grazie speciali per le sue comunità (cf Ef 3,18; Fil 1,9 ecc.).
Qui per i tessalonicesi domanda la grazia di un amore scambievole sempre crescente, sovrabbondante. Non si tratta di un velato rimprovero, come se l’amore scambievole fosse assente nella loro comunità, ma piuttosto di un richiamo ad una legge insita nell’amore stesso, quella di una crescita costante.
«Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti»
Essendo l’amore il centro della vita cristiana, se non progredisce, tutta la vita del cristiano ne risente, si illanguidisce e poi può spegnersi.
Non basta aver capito nella luce il comandamento dell’amore del prossimo e nemmeno aver sperimentato nell’entusiasmo i suoi impulsi e i suoi slanci agli inizi della propria conversione al Vangelo. Occorre farlo crescere mantenendolo sempre vivo, attivo, operante. E questo avverrà se si sapranno cogliere, con sempre maggiore prontezza e generosità, le varie occasioni che la vita ci offre ogni giorno.
«Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti»
Per san Paolo le comunità cristiane dovrebbero avere la freschezza ed il calore di una vera famiglia. Si comprende quindi l’intenzione dell’apostolo di metterle in guardia contro i pericoli da cui più frequentemente sono minacciate: l’individualismo, la superficialità, la mediocrità. Ma san Paolo vuole prevenire anche un altro grave pericolo, strettamente legato al precedente: quello di adagiarsi in una vita ordinata e tranquilla, ma chiusa in se stessa. Egli vuole delle comunità aperte, giacché è proprio della carità amare i fratelli di fede e, nello stesso tempo, andare verso tutti, essere sensibili ai problemi ed alle necessità di tutti. E’ proprio della carità saper accogliere qualsiasi persona, costruire dei ponti, cogliendo il positivo ed unendo i propri desideri e gli sforzi di bene con quanti mostrano buona volontà.
«Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti»
Come vivremo allora la Parola di vita di questo mese? Cercando di crescere anche noi nell’amore scambievole all’interno delle nostre famiglie, del nostro ambiente di lavoro, delle nostre comunità o associazioni ecclesiali, parrocchie, ecc.
Questa Parola ci chiede una carità sovrabbondante, cioè una carità che sappia superare le misure mediocri e le varie barriere provenienti dal nostro sottile egoismo. Sarà sufficiente pensare a certi aspetti della carità (tolleranza, comprensione, accoglienza reciproca, pazienza, disponibilità al servizio, misericordia verso le vere o presunte mancanze del nostro prossimo, condivisione dei beni materiali, ecc.) per scoprire tante occasioni per viverla.
E’ evidente poi che, se nella nostra comunità ci sarà questo clima di amore scambievole, il suo calore si irradierà immancabilmente verso tutti. Anche quelli che ancora non conoscono la vita cristiana ne avvertiranno l’attrattiva e molto facilmente, quasi senza accorgersene, vi saranno coinvolti fino a sentirsi parte di una stessa famiglia.
Chiara Lubich

Parola di vita pubblicata in Città Nuova, 1994/20, pp.32-33.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sembra facile... devo capire che questo è cristianesimo.
mz

Anonimo ha detto...

Sono una universitaria di medicina. Non so come sono entrata nel tuo blog ed ho cominciato ad andare alle raccolte. Mi è sembrato di trovarmi in un mondo insolito, lontano eppure vicinissimo alla vita di tutti i giorni.
Il nome del blog "in...visibile" spiega quella parte della vita che è nello stesso tempo visibile e invisibile.
Direi che il tuo blog è un ponte, un canale, una lente d'ingrandimento... insomma uno strumento che aiuta a vedere, a comunicare, a collegare.
Non voglio parlare di giovani e di categorie, temi ormai consumati e poco attraenti.
Vorrei invece dirti che una vita piena, così come tu la racconti o la lasci raccontare con i prestiti di altri personaggi, è l'unica possibile via d'uscita, è la speranza.
Ho letto quello che la gente ti scrive e veramente questo è il segnale più avvincente, la cartina di tornasole che dice l'effetto del tuo impegno.
Ti ringrazio, Tanino.
Susy

Anonimo ha detto...

non c'è male, nel commento di Susy!
Maurizio