Celebrare
l'Avvento, significa saper attendere, e l'attendere è un'arte che,
il nostro
tempo impaziente, ha dimenticato.
Il nostro tempo vorrebbe cogliere il frutto
appena il germoglio è piantato;
così, gli occhi avidi, sono ingannati in
continuazione,
perché il frutto, all'apparenza così bello, al suo interno è
ancora aspro, e,
mani impietose, gettano via, ciò che le ha deluse.
Chi non
conosce l'aspra beatitudine dell'attesa, che è mancanza di ciò che si spera,
non sperimenterà mai, nella sua interezza, la benedizione dell'adempimento.
dal Sermone sulla I domenica di Avvento-2 dicembre 1928
3 commenti:
Che profondità ; davvero interessante questo brano, sicuramente da approfondire !! Cela una verità che istintivamente potrebbe essere profondamente scomoda ma , verità che è evidente a gli "occhi dell'anima" : ..."Amore non inquinato" ; " Amore puro"......
Grazie!!
+_+
giovanni
Sono le più belle parole dette e lette per questo tempo d'Avvento,e, condivido il pensiero di Giovanni. Grazie grazie di cuore Luisa
Niente di più vero!
L'attesa indica la speranza. La speranza mostra la fiducia, e la fiducia sgorga sempre da un incontro affettivo vero...
Grazie al grande Bonhoeffer e grazie a te.
Luisa
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