Se un’anima si dà sinceramente a Dio, Egli la lavora. E
dolore e amore sono le materie prime di questo gioco divino. Dolore per
affondare nell’anima voragini. Amore per lenire il dolore e amore ancora che
riempie l’anima, donandole l’equilibrio della pace.
L’anima avverte d’essere sotto la possente mano di Dio, e
sta in silenziosa attesa a guardare, pur fra le lacrime il lavoro dell’Amato.
Ma alle volte Dio lavora l’anima al punto tale che essa è
triturata in strazi più dolorosi della morte. Non sente più aiuto o appoggio
spirituale da nessuno. Per essa tutta la terra è divenuta uno sterminato
deserto.
Nasce allora un miracolo nuovo, una fiducia sconfinata, una
confidenza disperata in quel Dio che, per prepararla al Cielo, permette i suoi
dolori e le sue notti: e s’inizia fra Dio e l’anima un colloquio nuovo, che
solo Dio e l’anima conoscono. Ella dice: «Signore, Tu vedi come io sia circondata
da tenebre di morte. Tu avverti l’incertezza estrema del mio spirito e sai che
nessuno sembra possa tranquillizzarlo. Prenditi Tu cura di me. Io mi fido di
Te. E nell’attesa di venire alla Vita, lavoro per Te, per gli interessi del
Cielo»
È come la corolla d’un fiore apertasi all’amore di Dio e
che, staccata dal gambo, sale nel sole, sempre più appresso alla sua luce, al
suo calore. Finché nell’ora che Dio ha stabilito si confonderà con esso, non
più incerta, non più sola, ma pacifica ormai per sempre nel mare infinito di
pace che è Dio.
Da Chiara Lubich, Meditazioni,
Città Nuova, Roma, 1959, p. 68.
1 commento:
Grazie, Tanino, per questa stupenda pagina di Chiara Lubich.
Da quando seguo il tuo blog mi sembra d'aver cominciato a capire che la vita po' essere una meravigliosa avventura.
L'altro ieri ero presa da mille preoccupazioni e mi pesava qualcosa di non risolto con mio marito. Per strada mi colpisce una frase scritta su un muro: "ti amo piccola mia con te la mia vita è una favola" e quel giorno mi sono impegnata a vivere perché la vita di mio marito fosse una favola. Le cose sono cambiate, le nuvole sono sparite...
Tutto può essere un messaggio, basta avere occhi.
Grazie, Laura
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