E' il forte ricordo della madre, ora morta, che diventa presente sempre, nelle situazioni più avverse, e lo richiama con il suo diminutivo: Zvanì, Giovannino.
Ne pubblico una parte, ma tutta la poesia ripercorre tante tappe della vita del poeta.
C'è una voce nella mia vita,
che avverto nel punto che muore;
voce stanca, voce smarrita,
col tremito del batticuore:
voce d'una accorsa anelante,
che al povero petto s'afferra
per dir tante cose e poi tante,
ma piena ha la bocca di terra:
tante tante cose che vuole
ch'io sappia, ricordi, sì... sì...
ma di tante tante parole
non sento che un soffio... Zvanî...
Nessun commento:
Posta un commento