martedì 6 dicembre 2016

Il cagnolino bianco

Quel giorno il congresso si era prolungato e quando fu ora di tornare all’alloggio mi resi conto che non avevo né un mezzo né qualcuno che mi desse un passaggio. In quella zona non c‘erano bus, almeno a quell’ora, e la strada è notoriamente pericolosa perché non ci sono marciapiedi. Di incidenti ne sono successi.
C’era poco da tergiversare. Mi incamminai nel buio.
Dal cancello di una delle ville uscì un cagnolino bianco. Giocai un po’ e ripresi il cammino. Dopo una ventina di metri mi accorsi che il cagnolino mi stava seguendo. Ritornai indietro per farlo rientrare nel suo cancello. Ci riuscii.
Ma quale fu la mia sorpresa, dopo una quarantina di passi, vidi che il cagnolino stava correndo verso di me.
Feci finta di non vederlo e proseguii il mio cammino per quella strada pericolosa. Ero anche preoccupato che il cane finisse sotto una macchina. Ma lui, imperterrito, gironzolava avanti e indietro.
In quella strada ci sono dei tratti dove non c’è assolutamente nessun margine tra la strada e le mura delle ville. Allora nelle curve presi il cagnolino in braccio.
Dopo un’ora e mezza di strada arrivammo al giardino antistante l’alloggio. Cercai una scatola di cartone per sistemare il mio amico in qualche angolo e poi salii in camera per qualche biscotto da dargli da mangiare. Quando tornai alla scatola, il cagnolino non c’era. Lo chiamai,  guardai in strada, ma non vidi nulla.
Il cagnolino aveva compiuto il suo compito. Restai a passeggiare nel giardino incredulo e felice, meravigliato e addolorato… insomma, quel cane bianco che saltellava davanti o dietro di me, mi aveva aiutato. Avevo notato che le macchine rallentavano appena ci vedevano all’orizzonte.
Quella sera, nonostante l’impegnativa giornata, non presi sonno. Mi tornarono in mente certi fatti che mio padre raccontava con gli animali. Fatti che incantavano perché non erano favole.    

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie Tanino, di questa tua storiella.
Immagino dove possa essere accaduta.
Come tu dimostri, con le tue storie, non c'è da capire ma da stare ai fatti.
Non bisogna dedurre niente, solo essere felici di ciò che accade e se una lezione vogliamo trarne è quella di essere immersi nell'Amore.
Chiamalo come vuoi, ma è Amore.
Dove hai fatto questa foto simpatica?
Ciao
Caterina

Tanino Minuta ha detto...

Buongiorno, Caterina!
La storiella è avvenuta ai Castelli Romani...
Il cagnolino della foto, che non è bianco, è sulla piazzetta antistante il teatro di Fiuggi.
Hai ragione... siamo immersi in una grande Realtà.
Ogni nostra storia fa parte della Sua Soria.
Buona giornata,
Tanino