Signore,
dammi tutti i soli …
Ho
sentito nel mio cuore la passione che invade il Tuo
per tutto l’abbandono in cui nuota il mondo intero.
Amo
ogni essere ammalato e solo:
anche le piante sofferenti mi fanno pena … ,
anche gli animali soli.
Chi
consola il loro pianto?
Chi compiange la loro morte lenta?
E chi stringe al proprio cuore il cuore disperato?
Dammi,
mio Dio, d’essere nel mondo il sacramento tangibile
del tuo Amore, del tuo essere Amore:
d’esser le braccia tue che stringono a sé e consumano in
amore tutta la solitudine del mondo.
Da Chiara Lubich, Meditazioni, Città Nuova, Roma, 1959, pag. 19
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