venerdì 3 ottobre 2014

Il dolore dell'anima


Incredibile come il dolore dell'anima non venga capito.
Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barrellieri-il-plasma, 
se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine.
Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, 
invece, non se ne accorgono neanche.
Eppure il dolore dell'anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, 
le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia.
Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.

Oriana Fallaci, Insciallah

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho 44 anni e da bambino, da adolescente e da adulto ho portato e porto con me le ferite fisiche, affettive e spirituali di chi doveva amarmi e prepararmi alla vita e mi ha rifiutato, aggredito, ferito, disprezzato e odiato perchè mi opponevo alla violenza e cercavo di proteggere i fratelli e le sorelle. E poi mi sono trovato solo a 16 anni in mezzo alla strada.

Sono cose che tolgono sorriso, speranza, fiducia in chiunque e soprattutto in se stessi e nella vita. Non ho perso la ragione ma anche se ho potuto, aiutato, finire di studiare, fare un lavoro decente, sposarmi, non riesco a cancellare le cicatrici indelebili di questa sofferenza e ogni tanto desidererei sparire, perchè così non sono utile a nessuno e faccio soffrire altri che non lo meritano.Vedo che siete credenti. Io non so definire cosa sono e cosa mi spinge ogni tanto a entrare alla fine di una messa e comunicarmi così come sono senza confessioni e poi piango.
Ma la Chiesa dei preti ecc. non la stimo.Penso che Dio ci sta e basta.

La signora ha proprio ragione. Le ferite del cuore e dell'anima sono le peggiori. Senza amore non si vive, si sopravvive e male.

Scusate se non mi firmo, ma una persona mi ha parlato di questo blog e ci sono venuto e ho letto proprio questo.

Grazie. C.