Il Sinodo sulla famiglia (5-25 ott. 2015), secondo le parole
dello stesso papa Francesco che l’ha voluto: "È la Chiesa che
si interroga sulla sua fedeltà al deposito della fede, che per essa non
rappresenta un museo da guardare e nemmeno solo da salvaguardare, ma è una
fonte viva alla quale la Chiesa si disseta per dissetare e illuminare
il deposito della vita” ed è guidata da Dio che “ha creato la legge e il
sabato per l’uomo e non viceversa”, e “che lascia le 99 pecorelle per cercare
l’unica pecorella smarrita, dal Dio che è sempre più grande delle nostre
logiche e dei nostri calcoli”.
“Senza ascoltare Dio tutte le nostre parole
saranno soltanto 'parole' che non saziano e non servono”, dice con forza
Francesco nel suo saluto d’apertura del Sinodo. E afferma che “senza lasciarci
guidare dallo Spirito tutte le nostre decisioni saranno soltanto delle decorazioni che
invece di esaltare il Vangelo lo ricoprono e lo nascondono”.
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