L’Amore mi accolse; ma l’anima mia indietreggiò,
colpevole di polvere e peccato.
Ma chiaroveggente l’Amore,
vedendomi esitare
fin dal mio primo passo,
mi si accostò, con dolcezza
domandandomi
se qualcosa mi mancava..
«Un invitato» risposi «degno di
essere qui».
L’Amore disse: «Tu sarai quello».
Io, il malvagio, l’ingrato? Ah!
mio diletto,
non posso guardarti.
L’Amore mi prese per mano,
sorridendo rispose:
«Chi fece quest’occhi, se non
io?»
«È vero, Signore, ma li ho
insozzati;
che vada la mia vergogna dove
merita».
«E non sai tu» disse l’Amore «chi
ne prese il biasimo su di sé?»
«Mio diletto, allora servirò».
«Bisogna tu sieda», disse l’Amore
«che tu gusti il mio cibo».
Così mi sedetti e mangiai.
George Herbert (1593-1633)
Poeta inglese
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