“Il Regno [di Dio] è in un certo senso Gesù
stesso, ed egli lo sa: ne parla come di una realtà alla quale lui solo ha
accesso, di cui lui solo può parlare. Pertanto, tra il Regno e lui vi è una
distanza: distanza nel tempo, perché Gesù è già là quando il Regno non è ancora
che sulla soglia della porta; distanza interiore, perché Gesù ne parla come di
una realtà distinta da lui. L'azione del Regno e la sua non sono identiche:
Gesù parla, circola attraverso i villaggi della Galilea, guarisce i malati,
mangia con i peccatori, compie gesti visibili, lavora e semina. Durante questo
tempo, il grano gettato nella terra germina e cresce, la messe matura. Il Regno
può dunque considerarsi come la forza interiore di cui l'azione di Gesù è la
manifestazione esterna [...]”
Jacques Guillet, Gesù di
fronte alla sua vita e alla sua morte, Cittadella, Assisi, 1972, 58-59.
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