Era una signora sempre elegante e, nonostante l’età, continuava a curare il suo aspetto. Era rimasta due volte vedova e l’unico figlio era adottivo. Economicamente stava bene ma, come mi diceva lei, la solitudine era il suo vero problema. Anche il figlio, appena adulto, si era allontanato e tornava quando aveva bisogno di soldi.
Un giorno lei venne a sapere di una ragazza che aveva bisogno di aiuto per potersi sposare.
Si dedicò con tutte le forze a questa ragazza e la vidi, giorno dopo giorno, acquistare una nuova felicità. Un giorno lei mi confidò: “Nella mia lunga vita la vera saggezza che ho raggiunto è quella di vivere per far felici gli altri. Mi sentivo punita dalla sorte e ora vedo che la sorte dipende da me”.
Quando si è avvicinata alla morte, la ragazza da lei aiutata l’assistette amorevolmente assieme alla sua famigliola. Sentiva di aver trovato una mamma.
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