sabato 30 giugno 2012

Angeli invisibili...


Segnalo un articolo che vale la pena conoscere:

http://www.corriere.it/cronache/12_giugno_29/angelo-invisibile-milano-schiavi_b8b28f6c-c1a8-11e1-8b65-125b10ae7983.shtml


venerdì 29 giugno 2012

L'aristocrazia politica




Diceva François-René de Chateaubriand che l’aristocrazia politica passa per tre età successive: «L’età delle qualità superiori, l’età dei privilegi, l’età delle vanità. Uscita dalla prima, degenera nella seconda e si spegne nell’ultima».

martedì 26 giugno 2012

Un sorriso gratis

Stamattina qualcuno, per ringraziarmi, mi ma mandato il testo di una canzone di Gino Paoli.
Sì, tante volte basta un sorriso...


Era già un po' di tempo che,
non mi girava di parlar con gli altri,
che non mi andava giù di dire se,
che avevo voglia di gridare ... basta


Era già un po' di tempo che,

andavo in giro con la testa bassa,
senza guardar nessun intorno a me
per non vedere la mia accusa in faccia

era già un po' che non speravo più,

ma poi per caso t'ho incontrato chi

con un sorriso m'ha rimesso al mondo

con un sorriso solo
con un sorriso che non mi aspettavo
con un sorriso gratis

ad un sorriso adesso che rispondo

se non vuol niente in cambio
mi son seduto e ho usato
tutte le lacrime che non ho pianto

Sembra impossibile incontrare chi,

cammina sullo stesso marciapiede,
e ti dà il passo con semplicità
e ti sorride senza una ragione


Così si cambia la fisionomia,

di una giornata cominciata male,
sembra impossibile che Lui ci sia,
e che ti faccia rivedere il sole

Era già un po'che non vedevo più,

chi sorridendo mi dà l'amnistia

con un sorriso m'ha rimesso al mondo

con un sorriso solo
con un sorriso che non mi aspettavo
con un sorriso gratis

ad un sorriso adesso che rispondo

se non vuol niente in cambio
mi son seduto e ho usato
tutte le lacrime che non ho pianto
... ho pianto


con un sorriso m'ha rimesso al mondo

con un sorriso solo
con un sorriso che non mi aspettavo
con un sorriso gratis

ad un sorriso adesso che rispondo

se non vuol niente in cambio
mi son seduto e ho usato
tutte le lacrime che non ho pianto
... ho pianto... ho pianto

domenica 24 giugno 2012

Dov'è la gioia?


Semina la gioia nel giardino di tuo fratello e la vedrai fiorire nel tuo.
                                                                                             (J. Journer)

mercoledì 20 giugno 2012

Un fiore che non si compra


































 
foto di Maurizio Mosconi


 ... Un giorno, eravamo andati al Tuscolo. In mezzo ai ruderi dell’antica città, lui camminava silenzioso e assente. Io dietro e seguivo il ritmo del suo passo. Ero solo, come lui. A un certo punto guardando dei papaveri impolverati che nascevano ai piedi di un antico muro che delimitava un sentiero, mi sembrò che al mio passaggio si ravvivassero e mi rivelassero un segreto: erano solidali con me, non dovevo sentirmi solo. La natura non abbandona mai nessuno. I papaveri, un fiore così fragile che non si vende e non si compra!
Quella fragilità mi capiva e mi ricordava l’amore di Dio, un amore che ha bisogno della mia accoglienza. Ecco qual era la fonte della mia energia.

(Da un faro nella mia notte che ho pubblicato anche in "Regista invisibile")

domenica 17 giugno 2012

L'unica crisi minacciosa

”Non pretendiamo che le cose cambino se
continuiamo a farle nello stesso modo. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso. 

La creatività nasce dall'ansia, come il
giorno nasce dalla notte oscura. E‘ nella crisi che nasce l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. 

Chi attribuisce le sue sconfitte e i suoi
errori alla crisi, violenta il proprio talento e
rispetta più i problemi che le soluzioni.
La vera crisi è la crisi dell'incompetenza. 

Lo sbaglio delle persone e dei paesi è la pigrizia nel trovare soluzioni. 
Senza crisi non ci sono sfide, senza sfide la vita è routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. 
E‘ nella crisi che il meglio di ognuno di noi affiora perché senza crisi qualsiasi vento è una carezza. Parlare di crisi è creare movimento; adagiarsi su di essa vuol dire
esaltare il conformismo. Invece di questo, lavoriamo duro!
L'unica crisi minacciosa è la tragedia di non voler lottare per superarla.”

                                                
                                                                     Albert Einstein (1879-1955)

venerdì 15 giugno 2012

Consigli del saggio (4)


Il tempo in te è al sicuro,
ha trovato lo spazio per bruciare le maschere
e ora attende da te un sì
che raccolga ogni passato e ogni futuro.
Ti guardi allo specchio
ormai sei soltanto
ciò di cui gli altri hanno bisogno.
Si compie il tuo sì
non potevi negarglielo
perché il tempo non te l’ha mai negato.
Non ci sono più spiegazioni.
(…)
Il tempo è l’amore.
Ti alzerai
per sommare all’azzurro senza contorni,
i giorni della tua vita
e ti accorgerai che,
sposato al tempo,
hai già oltrepassato la frontiera della morte.

mercoledì 13 giugno 2012

E Maria tacque




[...] 
E Lei tacque. Tacque perché in due non potevano parlare. Sempre la parola ha da poggiare su un silenzio, come un dipinto sullo sfondo.
Tacque perché creatura. Perché il nulla non parla. 
Ma su quel nulla parlò Gesù e disse: se stesso. [...]

                                       Chiara Lubich

domenica 10 giugno 2012

La mia gratitudine


Care e cari lettori,
ieri ho incontrato una fedele visitatrice di questo blog, e anche se non la vedevo da qualche anno, è stato come se non ci fosse stata nessuna distanza tra noi.
Questo succede spesso con persone che conosco.
Con altri, che non conosco, è sempre un dono sorprendente sentirsi amici, come è capitato la settimana scorsa per il compleanno di “una mamma un girasole”.
Mi chiedevo quale dono farle arrivare…
Vorrei dirvi la mia gratitudine e farvi una confidenza: mi son trascritto i nomi di voi, lettori affezionati, e li tengo nell'agenda per avervi presenti, come un coro che fa da sottofondo alle mie azioni.
Chissà che un giorno o l'altro non ci incontriamo, come uno dei lettori un giorno auspicava!
Grazie,
Tanino

venerdì 8 giugno 2012

Il vento non sa leggere...



Una densa fragranza di ginestre
invade la stazione dei treni
Papaveri inosservanti i divieti
sbocciano tranquilli fra le rotaie
Attendo il treno per Roma
Intanto penso alle tue parole:
“Il vento non sa leggere…
ma sa sradicare le querce”
Io ti direi che il vento porta i semi
dove vuole accendere stupore
Lui è regista di bellezza

 

mercoledì 6 giugno 2012

Le piccole cose

In questa vita non possiamo fare grandi cose 
ma possiamo fare piccole cose con grande amore.
Madre Teresa di Calcutta                  

lunedì 4 giugno 2012

A Milano c'eravamo anche noi

Mi scrive Donatella: 

Siamo stati a Milano, ieri.
Da tempo avevamo in cuore di partecipare alla Santa Messa conclusiva dell’incontro internazionale delle famiglie 2012. Mio marito e i miei due figli ormai adolescenti, abbiamo trovato una modalità felice nella proposta dell’ufficio pellegrinaggi della nostra diocesi di Piacenza-Bobbio e ci siamo iscritti.
Quando ho ricevuto la conferma e i dettagli della giornata abbiamo avuto un attimo di sconcerto. Forse anche più di un attimo ....
Avremmo dovuto alzarci almeno alle 3:30 per essere all’appuntamento con il pullman.
Alle spalle una settimana feriale simile, nella sostanza, a quella della maggior parte delle famiglie e in più l’urgenza di farci sentire vicini alle sofferenze dei terremotati, con preghiere, piccole condivisioni, risposte alle loro richieste ... ma dovevamo esserci, anche per loro che magari, in tale situazione, avevano già a malincuore rinunciato ad intervenire.
Potrei adesso soffermarmi sulla tenerezza palpabile nell’aria o sulla premura dell’accoglienza che tanto ci ha toccato, sulle tantissime famiglie vocianti, sorridenti, disciplinate e straordinariamente pazienti là dove un simile evento lo richiede.
La testimonianza che vorrei offrire è quella di aver toccato un unico “popolo in cammino”, stretto insieme all’unica Parola di Vita che veramente salva e monda. Di aver attinto, ancora una volta allo sorgente della Vita portandoci a casa quello stupore filiale di riconoscenza per la gratuità del tanto Amore che ci invita a guardare con occhi nuovi il Padre, per mezzo del suo unico Figlio e a condividerne tra fratelli la Grazia.
Grazia per tutti, grazie a tutti, grazie Mater Ecclesiae.