lunedì 24 dicembre 2012

NATALE: appuntamento con il mistero



Mi son trovato un giorno ad ascoltare il vecchio papà di un amico. Mi raccontava della guerra, dello scoppio di una bomba che lo aveva gravemente ustionato, della sua miracolosa guarigione...
Mentre l'anziano parlava, fui sorpreso nel vedere il dolore della moglie e della figlia, come se quel fatto accadesse in quel momento. Chissà quante volte avevano ascoltato quel racconto, eppure sembrava si trovassero di fronte a quel fatto per la prima volta.
Mentre tornavo a casa, non riuscivo a pensare ad altro che al pianto dei parenti. “Com’è possibile – mi chiedevo - che un fatto così lontano provochi ancora dolore?”.
La risposta la ebbi durante la Messa.
Il sacrificio di Gesù diventa attuale per il potere che Gesù stesso ha dato alla Chiesa, ma anche per un coinvolgimento che mi rende consapevole di un grande amore dal quale non posso sfuggire e al quale non posso non rispondere. 
Ecco la spiegazione: è l'amore che attualizza l’amore. Soltanto l'amore ha il potere di entrare nel passato e di riportarlo al presente. 
E la Chiesa riporta nel presente un evento di più di due millenni fa: Natale. L'Infinito che si chiude nella storia, l'incontenibile Amore che si fa prendere in braccio, l'Origine della storia che viene a segnare una data. Sembrano tanti i Natali passati eppure, per la forza del mistero, ogni Natale può essere il primo della storia, può segnare l'inizio di un’era nuova.
Natale è un grande appuntamento con il mistero.    

3 commenti:

Gennaro ha detto...

In fondo quello che è di bello, il solo pensiero è il Natale: e ogni passo cerca di dirlo.
Bella la foto.
Gennaro

eleonora ha detto...

buon natale!

Luisa ha detto...

E'l'amore che attualizza l'amore"

Può restare solo questa affermazione e tutto sarebbe spiegato.
Sì, perchè quando ci innamoriamo di qualcosa o di qualcuno, inseriamo la marcia superiore, una marcia in più di quelle in dotazione. E tutto si illumina e cambia di prospettiva.

E' un'esperienza umana bellissima e in un certo modo "disturbante", propio per il mutamento interiore ed esteriore, per gli occhiali nuovi con cui guardiamo gli altri, il mondo e la vita.

Ma allora mi dico, quando Dio che è Amore nasce nella nostra carne, nonostante sia già impresso come marchio a fuoco nella nostra anima, come non accorgerci di essere rinnovati, snaturati, travolti nel nostro piccolo vivere, nelle nostre categorie mentali, nel nostro vedere senza guardare e sentire senza ascoltare, nella chiamata forte ad attivare e spalancare quel mistero che è racchiuso in noi come in un dorato bozzolo?

Buon Natale a tutti voi affezionati o nuovi del blog di Tanino.
Presto, presto, che aspettiamo? Apriamo il bozzolo e permettiamo all'Amore stesso di trasformarci in farfalle di ogni colore!

Luisa