Nella sala di attesa di un ambulatorio medico eravamo molti in
attesa. Ognuno aveva qualcosa di cui lamentarsi: il tempo cane, i politici
corrotti, la scuola che non insegna, i negozianti, le strade piene di buche…
Una signora anziana, che quando era arrivata avevamo dovuto
aiutare a sedersi e a sistemare le stampelle, segue le chiacchiere e sembra si
diverta. Dopo aver ascoltato il giro di valzer delle lamentele, disse: “La vita
è una scala e non dobbiamo dimenticare che i gradini bisogna salirli. Non si appiattiscono
con le nostre lagne e bestemmie”.
Silenzio. L’aria è già cambiata. Allora la signora cominciò
a dire che anche dal dolore, soprattutto dal dolore si impara qualcosa “e
queste sale d’attesa potrebbero diventare le redazioni dei giornali che formano
la gente!”
A quel punto non poteva mancare un applauso. La vecchietta
sorrise.
2 commenti:
Un quadretto perfetto. Di questi ambienti ne vedo sempre, e non solo gli ambulatori...
Tanino, come dice la tua vecchietta, i gradini non si appianano da soli.
Il male che ci sta annientando è proprio l'incapacità di accettare il dolore.
Sono un insegnante in pensione e ho una mia teoria: il danno del socialismo e della psicanalisi è aver consegnato le redini della vita a un mondo di bambini che non si reggono in piedi.
Sono impopolare, ma i veri danni nascono da ideologie non maturate organicamente.
Ciao,Tanino, continua con le tue lezioni di vita.
Ti sostengo e faccio tifo perchè tu possa raggiungere le mete che sogni. GRAZIE!
Eugenio
Il pessimismo si espande più rapidamente forse perchè siamo fondamentalmente scontenti. Il tuo blog è generatore di speranza e cerchi in tutti i modi di svegliarla in chi ti legge.
Il mio è un serio ringraziamento per la tua azione che costruisce andando in senso contrario all'andazzo dei quotidiani.
Stammi bene!
Giorgio
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