lunedì 4 febbraio 2013

Passare dalla morte alla vita



Leggendo la Parola di Vita di Febbraio, «Noi sappiamo che siamo passati dalla morte alla vita, perché amiamo i fratelli» (1 Gv 3,14) mi si è ripresentato un quadro di molti anni fa, indimenticato per la sua forza. 
Ero ricoverato in ospedale. Forse per lo stato di salute, per l’ambiente, non so, il fatto è che un giorno mi son trovato talmente giù di morale che vedevo tutto nero.
Non so come, mi è venuto in mente di andare a trovare Paolo, un paziente che sapevo stava molto male.
Davanti a Paolo, mi sono stupito di non avere nessuna visione negativa della vita, di essere incredibilmente fresco e felice. Eppure non avevo preso nessun caffè e nessuna bibita che mi tonificasse. C’erano stati soltanto alcuni passi dalla mia camera a quella di Paolo.
Cos’era successo?
Non so dirlo neanche oggi, ma la lezione non l’ho dimenticata e questa frase del Vangelo me la spiega perfettamente. È possibile passare dalla morte alla vita quando si amano gli altri.
È una specie di resurrezione.
Ieri ho incontrato una conoscente che mi diceva che da quando 20 anni fa è morta sua madre, la sua vita si è fermata. Marito, figli, nipoti… tutto trascurato o trattato soltanto come lei crede meglio.
Le ho detto che forse sarebbe il caso di occuparsi del marito, andare con lui a qualche serata con amici. Lei irremovibile nelle sue convinzioni affermava che solo così trova pace, andando ogni giorno al cimitero.
Ho cercato di ascoltarla ed essendo vicini al cimitero sono andato con lei alla tomba della sua famiglia, ho pregato con lei.
Quando ci siamo salutati aveva un grande sorriso.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanino, questa storia che hai vissuto pone una seria domanda: dipende dalla mia libertà questo passaggio dalla morte alla vita?
Non c'è bisogno di qualche spintarella?
Tu dici che non sai come sei andato a trovare questo malato. L'hai voluto tu o sei stato spinto da qualche circostanza?
Se puoi rispondermi te ne sarei grato,
Gino

Anonimo ha detto...

Così è rimasto.
Per il nostro.
Per le cose continue.
Lo ha detto e tu dici.

Pensieri che si è andati a trovare. Successo.

Chissà se l'abbiamo voluto noi o spinti da qualche circostanza.

Gli esempi valgono per tutti.Ciao Gino. Se tornassi indietro forse il nuovo non mi apparirebbe tutto questo con una certa ragionevolezza. Non siamo tutti uguali. E così è rimasto.

Anonimo ha detto...

Tanino, è una cosa difficile questo passaggio dalla morte alla vita... ma è evidente che si tratta di una decisione da prendere.
Grazie per la tua "costanza" a trattare temi esistenziali.
Auguri,
Sandro

Anonimo ha detto...

grazie!
Antonella

Anonimo ha detto...

Ogni volta che vedo un Tg divento pessimista. Mi sento incapace di immaginare un futuro...
sembra che vinca il caos, l'uomo caotico, anzi la follia.
E così mi rifugio nel tuo blog!
Grazie, Tanino, e grazie collaboratori e sostenitori di questo blog che è una ventata di speranza.
Auguri,
Elena Z.

speranza ha detto...

anch'io leggendo la P. di V.ho avuto davanti un momento molto difficile per l'estrema situazione di un figlio, lo vedevo sbagliare, farsi solo del male e rifiutare ogni aiuto, ero impotente e sull'orlo della disperazione:mi sarei rinchiusa da sola in una stanza, per non vedere nè parlare con nessuno, oppure sarei scappata lontano...Invece, decisione improvvisa, sono andata a trovare un'amica che stava lentamente spegnendosi per un cancro.Poche parole, tanta vicinanza,mani nelle mani, abbracci,occhi negli occhi. Uscita da lì la mia situazione era la stessa, ma il mio cuore cantava! Veramente ero passata dalla morte alla vita!