venerdì 8 febbraio 2013

L'ANNO DELLA FEDE


Maria Teresa e altri mi hanno chiesto di parlare della fede anche pensando al fatto che il Papa, quest’anno, l’ha proclamato “della fede”.



Non ci rifletto molto per rispondere, ma premetto, come ho detto altre volte, che parlo soltanto per esperienza personale.

La prima idea che mi sorride è un paragone della fede a un duetto e come tale non può essere espresso da una voce sola.

Una voce sarei io, l’altra voce è il “mistero” mescolato alla mia vita, alle mie parole, al mio pensare, all’agire…

Questo “duetto” è cresciuto e cresce assieme a tutte le stagioni della mia vita.

Osservo che molti osservanti di un culto, una tradizione, non sono appagati. 
Sì, perché la fede non è un evento esteriore come la visita ad una mostra d’arte: la fede è l'incontro con Qualcuno che mi trasforma e mi rivela a me stesso.

 “Fede” significa per me incontrare Dio nel tempo e nello spazio e, così, nello spazio e nel tempo, posso conoscere me stesso. 


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Originalissima definizione!
Tanino, come si fa a credere in un mondo e in un tempo che ammazza ogni speranza?
Non sono polemico, ma fortemente addolorato.
Giorgio

Anonimo ha detto...

Con lo spettacolo che ci stanno facendo comici professionisti e clown per natura... questo spazio, queste parole sembrano aria di "luna". Eppure, Tanino, imperterrito non ti mescoli con le voci, forse perchè ne senti l'evascente provvisorietà e cerchi di mirare a cose più vere.
Che dirti? Grazie per il coraggio di oltrepassare la mischia.
Sono preoccupato per figli e nipoti.
Grazie per quello che fai. Almeno tu non mollare.
Salutami i tuoi amici di Città Nuova.
Pierluigi

Anonimo ha detto...

Comincio la giornata con questo tuo suggerimento del "duetto".
può cambiare la mia giornata.
grazie,
Vera

Anonimo ha detto...

Non è facile realizzare quello che dici.
Questo mettersi in rapporto con un "essere" del quale hai immagini stereotipe...
Abbiamo dei sensi e una ragione...
La strada che sembra di poter imbroccare è l'accettazione di una parte che rimane mistero, quindi insondabile, irrazionale. Ma quanto regge una tale posizione?
Insomma, si cammina su sabbie mobili, meglio restare fermi...
Tanino, che non ti scoraggi il mio scetticismo.
Forse sto cercando, senza speranza di trovare.
saluti.
M.

Anonimo ha detto...

Fai riflettere...
Giulia

Anonimo ha detto...

Incontri Dio e incontri te stesso!!!
Gero

Anonimo ha detto...

MI SEMBRA CHE SI SIA ACCELERATO IL RITMO DEL TEMPO.
IL DISORIENTAMENTO PRODOTTO SI MANIFESTA IN MODO EVIDENTE NEL PENSARE DELL'UOMO.
IN QUESTO FLUSSO ACCELERATO ANCHE LE PAROLE VENGONO DISTORTE.
LA FEDE E' UN'EROICA CONQUISTA DI POCHI.
TI AMMIRO PER IL TUO CAPARBIO OTTIMISMO.

GIULY

claudia ha detto...

LA FEDE E’ L’INCONTRO E LA RELAZIONE CON GESU’

Nella relazione c’è un riconoscimento reciproco: tu sei un dono, unico,prezioso. E’ cosa buona che esista e lo diciamo reciprocamente!

In questo modo possiamo considerare la nostra vita immersa in qualcosa di + grande.

Le nostre domande fondamentali: chi sono? Da dove vengo? Dove vado? Trovano una risposta: IO SONO AMATO! IO POSSO AMARE!

E’ l’amore che dà senso e cambia la nostra vita.

In ultimo la fede è un legame profondo, è un mistero.

Signore Gesù, aumenta il nostro sentirsi amati da Te, ogni giorno..nonostante tutto. claudia