martedì 4 giugno 2013

Ama il tuo nemico



 “Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico; ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” (Mt 5,43-44). Certo, nel Carmelo non s'incontrano nemici, ma in realtà ci sono delle simpatie; ci si sente attratte da quella sorella mentre un'altra ti farebbe fare un lungo giro per evitare d'incontrarla, così, senza accorgersene, ella diventa un soggetto di persecuzione. Ebbene, Gesù mi dice che questa sorella debbo amarla, debbo pregare per lei, quando anche il suo modo di comportarsi mi portasse a credere che ella non mi ami: “ Se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso”.
E non basta amare, bisogna provarlo. Naturalmente siamo felici di fare un dono a un amico, ci piace soprattutto fare delle sorprese, ma ciò non è la carità, poiché anche i peccatori lo fanno. Ecco cosa Gesù mi insegna ancora: “Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo”. Dare a tutte coloro che chiedono, è meno dolce che offrirsi spontaneamente col cuore... Se è difficile dare a chiunque chiede, lo è ancora di più lasciar prendere del proprio senza richiederlo. O Madre mia, dico che è difficile, dovrei dire piuttosto che sembra difficile, poiché il giogo del Signore è dolce e leggero (Mt 11,30). Quando l'accettiamo, ne sentiamo subito la dolcezza ed esclamiamo col salmista: “Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore” (Sal 119,32). Solo la carità può dilatare il mio cuore, Gesù. Da quando questa dolce fiamma lo consuma, corro con gioia nella via del tuo comandamento nuovo. (Gv 13,34).


                                        Santa Teresa del Bambin Gesù (1873-1897), carmelitana, dottore della Chiesa
                                                                                                               Manoscritto autobiografico C, 15v°-16r° 


(la foto è un particolare di una delle due porte di bronzo della Basilica di S. Maria degli angeli e dei martiri a Roma, opera dello scultore polacco Igor Mitoraj)

1 commento:

Luisa ha detto...

Ho sperimentato personalmente che se è proprio difficile lo sforzo di amare e donarsi a chi ti perseguita o ti rifiuta, o peggio, ipocritamente si manifesta gentile, suadente e sorridente e quando ti sei aperto e fidato, scopri che si è solo approfittato di te, l'esortazione evangelica "pregate per i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi perseguitano.." è come una medicina potente che rasserena il nostro cuore turbato e deluso, ma di più, piano piano veramente scioglie qualcosa anche nell'altro, e si assiste a piccoli e grandi prodigi.
Ed è Gesù presente nell'amore che ci impegnamo a dare che porta prima luce e poi pace.

Quello che lascia senza parole è che S.Teresina si esprime così nella sua preghiera a meno di 20 anni e morirà a soli 24 anni e questo dice molto sulla Grazia che giunge subito a chi si fida di Lui pienamente!

Luisa