lunedì 28 aprile 2014

Il corridoio incantato




Gelsomina mi racconta: 
“Nella nostra casa c’è un posto incantato: il corridoio. Quando mia sorella torna dal lavoro arrabbiata, io le vado incontro e la sua rabbia svanisce. Un giorno due amiche di mio fratello litigavano con parolacce e stavano andando via offese, senza salutarci. Io sono uscita nel corridoio e le ho abbracciate.  Loro si sono stupite e hanno fatto un bel sorriso, non solo a me.
Ogni volta che vedo qualcuno infuriato, triste o nervoso, lo porto a casa mia, gli faccio attraversare il corridoio e tutto cambia”.
Le chiedo: “Ma chi ha costruito il corridoio?” Mi spiega: “Mio nonno. Era un uomo buono e diceva che il sole ha dei raggi speciali che sciolgono i sorrisi bloccati, muovono le mani che non salutano più, suggeriscono frasi buone ai permalosi e cancellano dai vocabolari le parole malinconiche. Forse il nonno ha messo tanti di questi raggi sotto i mattoni del pavimento perché ogni volta che sono sconsolata con gli occhi abbassati, essi mi consigliano di guardare in alto. Allora gli angeli che si affacciano dal quadretto mi sorridono. Un giorno mi hanno rivelato un grande segreto: Gelsomina, ogni persona che incontri ha due ali invisibili e, se vuole, può volare”.   
                 

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tanino, una delle tue meravigliose favole.
La fantasia che si veste di poesia.
La realtà che si trasfigura in parabola.
Grazie.
Attendo una raccolta di favole.
Ciao,
Ugo