domenica 19 aprile 2015

Il conto



Una sera, mentre la mamma preparava la cena, il figlio undicenne si presentò in cucina con un foglietto in mano.
Con aria stranamente ufficiale il bambino porse il pezzo di carta alla mamma, che si asciugò le mani col grembiule e lesse quanto vi era scritto:
"Per aver strappato le erbacce dal vialetto: Lire 5.000.
Per avere ordinato la mia cameretta: Lire 10.000.
Per essere andato a comperare il latte: Lire 1.000.
Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): Lire 15.000.
Per aver preso due volte ottimo a scuola: Lire 10.000.
Per aver portato fuori l'immondizia tutte le sere: Lire 7.000.
Totale: Lire 48.000".
La mamma fissò il figlio negli occhi, teneramente. La sua mente si affollò di ricordi. Prese una biro e, sul retro del foglietto, scrisse
"Per averti portato in grembo per 9 mesi: Lire 0.
Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: Lire 0.
Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: Lire 0.
Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: Lire 0.
Per tutto quello che ti ho insegnato, giorno dopo giorno: Lire 0.
Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene e i panini che ti ho preparato: Lire 0.
Per la vita che ti do ogni giorno: Lire 0.
Totale: Lire 0".
Quando ebbe terminato, sorridendo la mamma diede il foglietto al figlio. Quando il bambino ebbe finito di leggere ciò che la mamma aveva scritto, due lacrimoni fecero capolino nei suoi occhi.
Girò il foglio e sul suo conto scrisse: "Pagato".
Poi saltò al collo della madre e la sommerse di baci.

Quando nei rapporti personali e familiari si cominciano a fare i conti, è tutto finito. 
L'amore è gratuito, o non è.
"In un giorno caldo, preparai dei coni gelato e dissi ai miei quattro figli che potevano comprarli per un abbraccio. Quasi subito, i ragazzi si misero in fila per fare il loro acquisto. I tre più piccoli mi diedero una veloce stretta, afferrarono il cono e corsero di nuovo fuori. Ma quando venne il turno di mio figlio adolescente, l'ultimo della fila, ricevetti due abbracci. Tieni il resto disse con un sorriso".

Bruno Ferrero

2 commenti:

Liborio ha detto...

Caro Tanino che bella storia! sei impagabile veramente.
la girerò ai miei figli e anche a tutti
Un abbraccio sperando di rivederti presto mena

Tanino Minuta ha detto...

Grazie Mena e grazie Liborio per il logo dell'associazione "Igini Giordani" !
Questa storia è di don Bruno Ferrero che sa scrivere "parabole" molto efficaci.
Io ho comprato tutti i suoi libri perché ho visto che Ferrero ha molto da dire. Così di tanto in tanto pubblico qualcosa che mi sembra sia giusto far conoscere.
Grazie a voi e a presto!
Tanino