Bancomat è
il nome con cui vengono chiamati in Europa e in alcuni paesi
dell'Est i sistemi per il prelievo automatico di denaro contante dal proprio conto corrente bancario. Giorni fa mi sono
incontrato con alcune persone che volevano qualche parola di approfondimento
sul rapporto tra la fragilità umana e la misericordia di Dio.
Mi ero
appena imbattuto nella definizione di Bancomat rilasciatami da google,
esattamente quella che ho riportato all’inizio di questa pagina.
Dopo aver
salutato queste persone, a bruciapelo, prima ancora che si sedessero, chiedo:
“So che voi, dopo questa nostra conversazione, vorrete anche fare la
confessione. Ma questa richiesta è una pretesa o un diritto?” Dopo la prima
esitazione…mi fecero capire che non avrebbero saputo rispondere. Anche se
tendevano a pensare che la confessione è un umile richiesta di perdono.
Ma io ho
insistito: “secondo voi è una pretesa o un diritto? Pretesa è il voler ottenere
ad ogni costo qualche cosa di cui non si ha nessun diritto; mentre un diritto
si esercita prendendo o impossessandosi di qualcosa che ci appartiene…
Dopo una
lenta e laboriosa attesa della risposta che ha provocato una liberante e
rasserenante riflessione, uno di loro, guardando in faccia gli altri, temendo
di essere temerario, ha azzardato: “A pensarci bene, la confessione è un
diritto al perdono”.
Aggiunge
che la carta che infila nello sportello manifesta il diritto di prelevare la
quantità di denaro di cui necessita e di cui pure ha diritto perché la chiede
al proprio conto corrente. Quindi posso con diritto chiedere quanto mi consente
il deposito in banca.
I nostri
peccati sono il nostro bancomat consegnato allo sportello del confessionale per
ritirare tanta misericordia quanta ne chiede la miseria donata.
Di quanta
misericordia dispone il conto corrente bancario di ogni uomo? Infinita, mi
risponde. Allora è chiaro che ho sempre, comunque diritto di prelevare tanta
misericordia quanta ne richiede ogni momento la mia miseria.
Dio è mio;
mia è la misericordia infinita. E’ proprio Dio che mi invita a far festa con
Lui ogni volta che, senza la minima esitazione, sollecitato dalle mie miserie,
vado a prendere la parte che mi spetta.
C’è allora
più gioia in cielo perché finalmente c’è chi ha capito che per ogni miseria,
piccola o grande, donata a Dio, cresce la gioia, aumenta la gloria in cielo. Sopra
ogni peccato immerso nel braciere del fuoco misericordioso, Dio può far
brillare la fiamma del suo amore.
p. Andrea Panont
2 commenti:
Simpatica storiella!
Chi è l'autore?
Gemma
Padre Andrea Panont è un carmelitano veneto, arguto e ottimista, che sa dire il vangelo con esempi e allegorie molto vivaci.
Avendolo conosciuto direi che lui è esattamente come le sue storie.
Ciao, Gemma,
Tanino
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