lunedì 9 novembre 2015

Cosa rimane?


“Mi rimane quello che dono” 
                                       
                                                Tagore

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tanino, non è la prima volta che scrivi questo concetto, in forma diverse, ma sostanzialmente identico.
Non so se capisco bene, ma ho l'impressione che si tratti di un principio buonista e lontano dalla realtà.
Cosa mi dici?
Renzo S. D.

Anonimo ha detto...

E' lunedì, e il commento di Renzo mi suggerisce di condividere una lettura di ieri e la conseguente riflessione:

"Le persone per le quali è più l'amore che hanno dato che l'amore che hanno ricevuto, sono persone che vivendo donano vita; sono persone che perseguono la strada dell'essere, con cuore fedele, persone che hanno scelto di non percorrere la strada del curarsi prima di tutto delle proprie esigenze(della propria famiglia e delle altre aggregazioni a cui si appartiene)
sono persone che vivono senza percorrere la strada dell'avere (potere, denaro, comodità, favori, riconoscimenti).

E poichè la strada dell'"essere" è più profonda di quella della vita e della morte, queste sono le persone più vulnerabili (vengono ferite ma non feriscono, sono piene di ferite che non guariscono, nessun altro gliele cura, loro occupandosi degli altri non se ne occupano, è naturale per loro accorgersi dei bisogni degli altri e fare ciò che è necessario)."

Questi pensieri sono liberamente ispirati dalla lettura di Ursula Le Guin, scrittrice fantasy e di fantascienza, e, riprendendo la riflessione di Renzo, vorrei dire che li sento dolorosamente vicini alla realtà e lontani dal buonismo.

C.

Unknown ha detto...

altro che buonismo caro Renzo. l'apostolo Giovanni nella prima lettera scrive:" chi non ama non conosce Dio, perchè Dio è amore" . Ne consegue che se l'essere di Dio è Amore ciò che non è amore NON E', NON RIMANE perchè incompatibile con l'Essere. "Amo dunque sono" diceva Mounier. Precedentemente sant'Agostino sentenziava "il mio peso (la mia sostanza) è solo l'amore" .
GRAZIE Tanino per ricordarci ciò che rimane nel dipanarsi dei nostri giorni.

Miglia Giallo ha detto...

Rispondo a Renzo
io lo trovo utile questo aforisma. E' molto bello trovarsi ad avere qualcosa con quello che si è donato. Gratuitamente dare come gratuitamente abbiamo ricevuto da Dio. Avere da donare, è riconoscere che abbiamo un'anima, e stiamo arricchendo la nostra amicizia. Chi può dare,...dia!
C'è bisogno di donare.
Gennaro