mercoledì 25 novembre 2015

La via della pace

“Sia pace sulle tue mura” (Sal 122,7). O Gerusalemme, “costruita come città salda e compatta”, i cui cittadini fanno comunione nell’unità (v.3), sia pace nella tua forza, sia pace nel tuo amore! La tua forza infatti, è il tuo amore. Ascolta il Cantico dei cantici: “Forte come la morte è l’amore” (Ct 8,6). Che parola stupenda, fratelli !... Chi può resistere alla morte? Si può resistere alle fiamme, ai fiumi, alla spada, si può resistere ai tiranni e ai re; ma quando viene la morte, chi può resistergli? Nulla è più forte di essa. Solo l’amore può misurarsi con la sua forza; si può dire che l’amore è forte come la morte. Poiché l’amore uccide ciò che eravamo per farci essere ciò che non siamo ancora, compie in noi un’opera di morte. Di una simile morte è morto san Paolo che diceva: “Il mondo per me è stato crocifisso, come io per il mondo” (Gal 6,14), e di una simile morte erano morti coloro ai quali egli diceva: “Voi siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio” (Col 3,3).

Forte come la morte è l’amore... La pace sia nella tua forza, Gerusalemme; la pace sia nel tuo amore. E in questa forza, e in questo amore, e in questa pace, “sia sicurezza nei tuoi baluardi” (Sal 122,7), cioè sulle tue alture... Profusione di delizie, ricchezze innumerevoli, ecco Dio, che è uno; con lui sono in comunione tutti i cittadini di questa città. Sarà lui la nostra sicurezza nella città di Gerusalemme.

Sant'Agostino (354-430), vescovo d'Ippona e dottore della Chiesa
Esposizioni sui salmi, 121


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