Oggi non posso non ricordare mia madre, fedelissima e brava nel preparare la “cuccìa”, una pietanza, in genere dolce, a base di frumento cotto. Il condimento varia secondo il gusto: cacao, ricotta, frutta candita, cannella. Ma il condimento è un complemento al pasto originale.
L’origine di questa devozione (perché quel giorno non si mangia altro) è legata a Santa Lucia. Si racconta che il popolo di Siracusa, stremato dalla carestia, dopo una preghiera fervente, ottenne che proprio il 13 dicembre del 1763 una nave, carica di frumento, attraccò nel porto della città. Il frumento fu subito cucinato, senza aspettare di essere trasformarlo in farina.
Mia madre, che faceva la cuccìa per parenti e amici, da quando non vivevo più ad Agrigento, me la conservava in freezer perché io la potessi mangiare quando tornavo a casa.
Ricordi che con il tempo si impreziosiscono per l’amore che contengono.
Nella foto: statua di Santa Lucia nel Duomo di Siracusa, opera di Antonello Gagini.
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