martedì 19 luglio 2011

IL CORAGGIO DI UN PADRE

Ci alzeremo in piedi ogni volta che
la vita umana viene minacciata...

Ci alzeremo ogni volta che la sacralità della vita
viene attaccata prima della nascita

Ci alzeremo e proclameremo che nessuno ha
l'autorità di distruggere la vita non nata...

Ci alzeremo quando un bambino viene visto
come un peso
o solo come un mezzo per soddisfare un'emozione
e grideremo che ogni bambino
è un dono unico e irripetibile di Dio...

Ci alzeremo quando l'istituzione del matrimonio
viene abbandonata all'egoismo umano...
e affermeremo l'indissolubilità del vincolo coniugale...

Ci alzeremo quando il valore della famiglia
è minacciato dalle pressioni sociali ed economiche...
e riaffermeremo che la famiglia è necessaria
non solo per il bene dell'individuo
ma anche per quello della società...

Ci alzeremo quando la libertà
viene usata per dominare i deboli,
per dissipare le risorse naturali e l'energia
e per negare i bisogni fondamentali alle persone
e reclameremo giustizia...

Ci alzeremo quando i deboli, gli anziani e i morenti
vengono abbandonati in solitudine
e proclameremo che essi sono degni di amore,
di cura e di rispetto.

                                              Giovanni Paolo II

Foto mia: Banska Stavnica (SK)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono in piedi.

E sono disposta a restarci finche' le gambe mi reggeranno.

E sono sicura che nel mondo c'e' un esercito smisurato di persone che sono in piedi: basta girare lo sguardo indietro di un giorno e vedere quello che Nelson Mandela ha chiesto ed ottenuto come regalo per il suo 93esimo compleanno...

Sono in piedi come tutti i credenti ci stanno al momento della proclamazione della Parola di Dio: perche' sono con Lui gia' dei risorti.
E subito dopo, pubblicamente, ed in piedi, proclamando ogni volta la loro fede, attendono con speranza la Grazia quotidiana per essere nel mondo uomini e donne degni di questo nome e della misteriosa e sacra realta' della loro presenza terrena.

Luisa

Giovanna Maria ha detto...

Geremia 20,7-9
7 Mi hai sedotto, Signore, e io mi sono lasciato sedurre;
mi hai fatto forza e hai prevalso.
Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno;
ognuno si fa beffe di me.
8 Quando parlo, devo gridare,
devo proclamare: «Violenza! Oppressione!».
Così la parola del Signore è diventata per me
motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno.
9 Mi dicevo: «Non penserò più a lui,
non parlerò più in suo nome!».
Ma nel mio cuore c'era come un fuoco ardente,
chiuso nelle mie ossa;
mi sforzavo di contenerlo,
ma non potevo.

Grazie, ciao!!!

Anonimo ha detto...

Avevo bisogno di credere nell'uomo, oltre che in Dio....è stata una scelta la mia....ora mi sento oltremodo stupida e infelice. Chiedo a te e ai tuoi lettori e lettrici una parola, grazie

Questi i fatti:
Tornavo a casa dopo il lavoro, a piedi verso la fermata della metropilitana, mi avvicina un giovane dicendo di essere stato derubato del marsupio che teneva sulla spalla e chiedendomi un prestito per pagare il parcheggio e l'autostrada e poter tornare a casa, in un paese fuori città.
Aveva chiesto aiuto ad altri, mi dice, ma nessuno l'aveva aiutato, mi prega di farlo io.
Mi dice di essere proprietario della CREMERIA DOLCEVITA in una cittadina di provincia "se ti capita di passare ..." e mi scrive i suoi dati :
Nome e cognome: LUCA A....
Indirizzo:Via cascinotto 64
Cellulare 3465..... (inutile dire che risulta spento...)

Per lui sono entrata inutilmente in alcuni bar x scambiare una banconota...nell'ultimo ho comprato qualcosa così ho avuto il mio resto
Gli ho dato € 15 ed il mio n. di cellulare.
Mi ha garantito che mi avrebbe fatto una ricarica pari al prestito e mi avrebbe richiamato entro poche ore.
Non mi ha richiamato.
Tramite internet ho scoperto che in quella cittadina c'è una PIZZERIA DOLCEVITA, non una cremeria...


Sono passati alcuni giorni, mi sono detta che sarebbe bastato accertarmi che avesse con se il cellulare e le chiavi dell'auto x smascherarlo: il portafoglio era nel marsupio..rubato...e il cellulare e le chavi dell'auto no ???.. Non c'era nessuna auto nel parcheggio..e nessun casello autostradale da passare...vero ??
Forse, smascherato, da gentile ed educato si sarebbe trasformato in violento, meglio è stato stare al suo gioco ...

Quando mi ha chiesto il denaro ho deciso di credergli, 15 € era una somma che ero disposta a "investire" in cambio della GIOIA DI SAPERE DI AVERE AIUTATO UNA PERSONA ONESTA.
"Tratta gli altri come vorresti essere trattata" è una regola che ho interiorizzato e che in quel momento - in una situazione di pressing - mi sarei sentita in colpa a ignorare.
Perciò non mi sono allontanata da lui senza prestargli ascolto, cavandomela più a buon mercato con un semplice ed educato"Mi space non ho tempo vado di fretta".

Non sono certo la prima e neppure l'ultima a cui accade, vero..succede a tanti sprovveduti e ingenui e a quanti altruisti e ideallisti ??
Ciao Chiara