Cara Chiara,
mentre leggevo la tua esperienza, mi sono venuti alla mente vari episodi simili al tuo, vissuti proprio come te: mettendomi nei panni dell'altro, credendo alla buona fede, non giudicando, nella semplicità dell'amore... E poi scoprire l'inganno, sentir bruciare la delusione, rimanere un pò frastornata, con domande sospese...
Ma poi, ogni volta, comprendere che quel che vale nell'amore è amare, che ciò che si è dato resta per sempre, che nessun gesto disinteressato va perduto. E, come in una semiretta, sappiamo da dove parte, dal nostro cuore, ma poi va all'infinito: mi piace pensare direttamente nel Cuore di Dio, che solo saprà veramente apprezzare e dar peso al nostro agire.
Un abbraccio grande e.....benvenuta nel club!!!
Speranza
Foto di Maurizio Mosconi, Castelluccio
5 commenti:
Non ha importanza come gli altri sono, ma è importante come si è.
Riuscire ancora a credere a qualcuno (nonostante le fregature), riuscire a non diventare sospettosi e maliziosi, disinteressarsi dell'esito di un gesto di cuore significa essere sulla strada giusta.
Non è detto sia andato a vuoto quel gesto, non è detto ci sia stata una freagatura su tutta la linea, ma è probabile che il buon cuore - prima o poi - faccia breccia in quel cuore arido da "furbo".
15 Euro non impoveriscono e non arricchiscono, ma quello che brucia è il sentirsi fregati, l'essere considerati stupidi ... Questo è quello che fa male, ma questo è quello che Gesù ha insegnato.
Tutti siamo capaci di indossare i panni dei vincitori e dei potenti, pochi sono quelli che - agli occhi del mondo - vengono considerati dei perdenti.
Meglio ricevere una fregatura che fregare qualcuno.
E se lo dico io ....
Comunque credo che la cosa più fastidiosa sia stata la menzogna per avere quei soldi. Molto meglio sarebbe stata una richiesta diretta.
Sono quello che ti aveva fatto tante domande. Hai cominciato a rispondermi. Praticamente le cose che si raccolgono nel tuo blog sono risposte. E' un coro che ti accompagna e questo mi fa vedere la tua vita come una cosa meravigliosa. Non importa che mi rispondi. Resto a seguirti. U.
Carissimo Tanino, carissima Speranza, carissimi Anna, Renzo Francesco ecco cosa rimane nel mio cuore dopo questa "esperienza:
1° è bellissimo che la mia piccola esperienza (che bruciava ma come una piccola scottatura !!e come essa fa malissimo subito ma poi passa e non lascia segni) si sia "dissolta" nelle vostre PIU' GRANDI ESPERIENZE DI VITA E DI FEDE
2° solo dopo aver scritto al blog ho ricevuto l'ultimo numero di città nuova e leggendo tra le righe di un articolo e di una risposta in una rubrica mi è sembrato di essere raggiunta da questo messaggio "quando facciamo qualcosa ad un altro, non ci è dato sapere le conseguenze del gesto o delle parole pronunciate, che vanno al di là delle nostre intenzioni momentanee. E' così nel male, quando un insulto o un giudizio negativo feriscono profondamente un bambino, è così nel bene quando una parola buona e un piccolo gesto danno la forza di ricominciare. E chi ha pronunciato quelle parole e ha compiuto quei gesti non lo saprà mai.
La conferma di questa intuizione, che mi ha dato una pace profonda, l'ho trovata nelle vostre parole "NESSUN GESTO DISINTERESSATO VA PERDUTO, l'atteggiamneto giusto è DISINTERESSARSI DELL'ESITO DI UN GESTI DI CUORE".
Tanino, grazie del tuo umile suggerimento, attraverso le parole del Papa Roncalli:AGIRE CON SEMPLICITA' E PRUDENZA.
UNA PRUDENZA SAGGIA E PIENA DI GRAZIA : penso sia questione di allenamento !!
GRAZIE A TUTTI CHIARA
In fondo tu Chiara che hai fatto? Hai amato, hai dato con fiducia quel che potevi e come potevi.
Che altro serve da dire o da fare?
Metti nel cuore di Dio la tua piccola croce e di'anche una preghiera per quella persona, che ne ha bisogno per capire che "tutto il compimento della Legge e'l'Amore": non si ha bisogno di altro.
Attendi serena quel che da un'altra parte riceverai in cambio del tuo gesto, e ritroverai fiducia nel fratello e gioia personale.
Luisa
Ciao Chiara & Co, grazie della tua esperienza e della condivisione della tua vita. Ricordo che Chiara Lubich quando andava in auto con la sua segretaria, aveva sempre in auto un po di monetine da dare ai lavavetri ai semafori nelle città. Il loro sguardo, la loro indigenza non le permetteva di 'restare indifferente'. Si poteva obiettare:Ma quelli li 'raccolgono soldi e poi li danno al loro boss'. Quel che mi sembra importante, e che Chiara mi ha insegnato, è 'fare la mia parte' l'altra la fa Dio nei cuori delle persone. Buona giornata. ;)
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