giovedì 11 aprile 2013

Dare radici alla speranza



Molti anni fa in famiglia parlavamo di vari argomenti. La nonna, che per tutto il tempo aveva ascoltato in silenzio, disse: “Figli miei, si dice che i tempi sono cambiati. Cosa potrei dire io? Nella mia vita ne ho visto tante. Situazioni peggiori di quelle di oggi: povertà, guerra, violenze di vario tipo, mancanza di libertà…  Eppure siamo andati avanti. Forse quello che mi ha sempre aiutata è stata la speranza. Le difficoltà ci sono state e ci saranno sempre, come le gioie. La cosa importante è non uccidere la speranza”.
Quelle parole mi sono rimaste dentro. Ci ho pensato e ripensato. Ho visto che giornali, tv, sembra che abbiano lo scopo di mostrare come tutto vada male. Il tradimento, la trasgressione sono segnali di libertà raggiunta. Parlare di futuro oscuro pare sia la vera trovata giornalistica.
Mi chiedo: cosa posso fare io? Ripensando a mia nonna mi sembra di capire che il suo segreto era il modo come accettava e viveva le situazioni della vita. Di fronte ad un dolore non si ribellava ma raccoglieva le sue forze e pregava.
Ora, dopo anni, capisco che la speranza è come una pianta. Va nutrita, custodita. Richiede un impegno.
Come prima cosa cerco di non vedere negli altri soltanto il negativo. Ho notato che se guardo l’altro senza giudicarlo, tenendo presente quanto costa far bene,  lui è aiutato a fare meglio.
Ho pensato che se questo succede a me, come singolo, potrebbe succedere anche in un gruppo.
Non è facile, lo so. Ma se incomincio, anche con piccoli passi, qualcosa si muoverà, prima o poi.

2 commenti:

Monica ha detto...

Sono certa, come te Tanino, e come molti, che la speranza vada custodita, nutrita e ... donata.
In questo periodo di forti incertezze la speranza si è affievolita, ma non è del tutto morta. ci vuole coraggio ora per sperare ... mi sento di dire che il mondo è colmo di persone coraggiose, che vanno avanti sperando. questo non può che mettermi di buon umore.
se parto da me stessa, sicuramente sarò capace di generare speranza.

La conoscete la statua di Kaunas, "il Seminatore di Stelle"? ...di giorno sembra una insignificante statua di bronzo, ma di notte l'ombra che getta sulla parete ... semina stelle!... nel buio semina la SPERANZA.
è bellissimo, trovate anche voi?
un saluto a tutti,
ciao Tanino!
M.

Anonimo ha detto...


claudia ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "Dare radici alla speranza":

Ciao MoNiCa, ciao caro Tanino, ciao a tutti! certo non perdiamo mai la speranza, anche nelle difficoltà più gravi abbiamo sempre LUI che ci tiene per mano; se non molliamo noi la presa non perdiamo la speranza e vedremo come tutto si trasforma.
claudia