mercoledì 22 aprile 2015

I giovani e gli anziani



Ogni volta che cerchiamo di leggere nella realtà attuale i segni dei tempi, è opportuno ascoltare i giovani e gli anziani. Entrambi sono la speranza dei popoli. Gli anziani apportano la memoria e la saggezza dell’esperienza, che invita a non ripetere stupidamente gli stessi errori del passato. I giovani ci chiamano a risvegliare e accrescere la speranza, perché portano in sé le nuove tendenze dell’umanità e ci aprono al futuro, in modo che non rimaniamo ancorati alla nostalgia di strutture e abitudini che non sono più portatrici di vita nel mondo attuale.

Le sfide esistono per essere superate. Siamo realisti, ma senza perdere l’allegria, l’audacia e la dedizione piena di speranza!

Papa Francesco
Evangelii Gaudium, 108-109  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto una dichiarazione di Albert Einstein che mi interpella.

“Come si può mettere la Nona di Beethoven in un diagramma cartesiano? Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero. Chi non ha il senso del mistero è un uomo mezzo morto.”

Einstein vorrebbe dire che una vera conoscenza significa essere aperti al mistero?
Io non ho mai perduto il senso del mistero, ma non credo in Dio.
Ti scrivo perché le pagine del tuo blog mi fanno pensare che la tua fede è certezza, è sicurezza di aver trovato.
Grazie per l'impegno.
Auguri
Alessandro

Tanino Minuta ha detto...

Alessandro, ti rispondo in prima pagina domani.
ciao e grazie,
Tanino