Un'amica siciliana mi scrive:
Per la preparazione di un convegno si erano riuniti a casa
nostra molte famiglie ed essendosi fatta l’ora di pranzo ho pensato di andare a
preparare qualcosa da mangiare. Era uno di quei mesi in cui le spese in casa si
erano moltiplicate e improvvisare un pranzo per circa 20 persone era una
follia. Mi fidai di Dio, anche perché il convegno che stavamo preparando aveva
lo scopo di aiutare le famiglie dei rifugiati.
Ero in cucina per inventare qualcosa quando qualcuno bussò
alla porta. Non lo riconobbi subito, poi mi disse che ero stata io ad aiutarlo
a risolvere un problema nell’ufficio dove lavoro e per ringraziarmi aveva
portato un pacco che mise nelle mie mani. Nel pacco c’erano uova, carne,
salumi. Commossa ringraziai Dio per la puntualità.
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