Un sostenitore del blog mi segnala questa canzone che Luca Barbarossa ha scritto per Fiorella Mannoia. (Nella foto la cantano insieme - vedi link). In un concerto Fiorella diceva che oggi, più che mai, il mondo ha bisogno di amore. Se qualcuno non capisse il romanesco, me lo dica e mando la traduzione. Ma il testo è comprensibile. Ciao!
Co' 'n sordo pe' ogni lacrima che ho pianto
Me ce compro er cielo e pure er vento
Con seme pe' ogni volta che ho sofferto
Ce poi fa cresce er grano ner deserto
Se le ingiustizie fossero candele
La terra brucerebbe più der sole
Si voi lavà co l'acqua le ferite
Nun ta basterebbe tutto il mare
L'amore non c'ha mai la maggioranza
È l'odio che comanna le persone
E noi che nun perdemo la speranza
Con le carezze famo opposizione
L'amore non è mai stato ar potere
Ce pensi a quello che potrebbe fa'
Vorrei campà mill'anni pe' vedere
Se chi nun c'ha mai voce ce l'avrà
La storia nun c'ha mai insegnato niente
Le magagne son le stesse der passato
La storia nun la scrive mai la gente
Cor sangue un libro nun s'è mai sporcato
Se li fucili fossero aquiloni
Non ci sarebbe spazio più ner cielo
Ma li baci fossero canzoni
L'orchestra mo sarebbe er mondo intero
L'amore non ha mai contato niente
Che il mondo c'ha paura de cambia'
Lui starebbe dalla parte della gente
E aiuterebbe chi nun gliela fa
L'amore non c'ha mai la maggioranza
E l'odio che governa le persone
Pe' noi che nun perdemo la speranza
Ogni carezza è 'na rivoluzione
E noi che nun perdemo la speranza
Ogni carezza è 'na rivoluzione
E noi che nun perdemo la speranza
Ogni carezza è 'na rivoluzione
https://www.youtube.com/watch?v=VEXsSf6uZiA
3 commenti:
Tanino! Fiorella Mannoia è la MIA cantante.
Hai fatto bene a pubblicare il testo della canzone. Non sono romano, ma il testo è comprensibile.
Grazie.
Volevo dirti che non hai detto niente del "coronavirus". So che il tuo blog è letto in tutto il mondo e l'epidemia è un danno mondiale.
Non vuoi dire qualcosa?
Ciao, Ludovico
Grazie Ludovico.
Lo farò!
Tanino
Ludovico riporto qui, tra i mille articoli sull'argomento "coronavirus" ciò che ha scritto Luigino Bruni su Facebook
Una immensa impotenza. Abbiamo messo in piedi un sistema economico estremamente vulnerabile. Niente come un virus mostra che il re capitalista è nudo. Come sapeva già Keynes i piedi di argilla del capitalismo sono i sentiments e le emozioni della gente. I grandi strumenti, i potentissimi mezzi dell'economia e della finanza oggi non possono nulla. La mano invisibile si è totalmente inaridita e le voci dei suoi paladini zittite. Se non avessimo salvato qualche residuo del vecchio stato sociale, massacrato dagli amanti delle mani invisibili, saremmo già stati spazzati via da un invisibile parassita.
Ci voleva l'invisibile agli occhi per costringerci ad una quaresima capitalista che i mercati non avrebbero mai fatto spontaneamente, nonostante Greta (è molto bella l' immunità di teens e bambini). Ci voleva un 'male comune' per dirci cosa è il dimenticato e deriso bene comune.
Il virus passerà, che non passi la sua dolorosa lezione. E intanto i cinesi son tornati a riveder le stelle, per uno shabbat forzato da inquinamento. Ciò che non facciamo per amore ogni tanto lo facciamo per dolore.
Coraggio Italia, forza Europa, coraggio anziani.
Luigino Bruni
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