Un giorno un
vagabondo giunse ad un villaggio.
Cencioso e
polveroso com'era, tutti lo evitavano.
Un uomo
curioso però lo avvicinò.
“Di dove
vieni?”, gli chiese.
”Vengo di
lontano”.
“E dove vai?”
“Vado ancora
più lontano”.
”E perché lo
fai?”
”Per niente”,
rispose il vagabondo:
“se lo
facessi per qualche motivo, che senso avrebbe tanto camminare?”
”E invece,
che senso ha?”
”Nessuno. E’
il suo senso”, disse il vagabondo.
”Che
stoltezza”, obiettò l’uomo, “fare cose senza senso”.
Rispose il
vagabondo:
”Siamo noi
il senso delle cose che facciamo”, e riprese il suo vagabondaggio.
Piero Gribaudi, Il
libro della saggezza interiore, Gribaudi, pag. 54
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