Io
non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di
sentimenti,
di parole, di parole
scelte sapientemente,
di fiori detti
pensieri,
di rose dette
presenze,
di sogni che abitino
gli alberi,
di canzoni che
facciano danzare le statue,
di stelle che
mormorino all’ orecchio degli amanti.
questa magia che
brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le
emozioni e dà colori nuovi.
La mia poesia è alacre
come il fuoco
trascorre tra le mie
dita come un rosario
Non prego perché sono
un poeta della sventura
che tace, a volte, le
doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che
grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che
canta e non trova parole,
sono la paglia arida
sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che
fa piangere i figli,
sono la vanagloria che
si lascia cadere,
il manto di metallo di
una lunga preghiera
del passato cordoglio
che non vede la luce.
Alda Merini, da “La volpe e il sipario”
1 commento:
Se si sapesse quanto sia difficile definire cosa sia la poesia anche per i poeti più grandi, dovremmo restare in silenzio, a bocca aperta, commossi di fronte a questa perfetta, luminosa, dolente definizione.
Grazie Tanino per ciò che continui a regalarci.
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