Mi racconta un amico italiano:
"Al collegio dove
alloggiavo seguivamo i campionati di calcio in TV. C’erano anche stranieri e
proprio quella sera giocava la squadra del loro paese contro la nostra. L’aria
era tesa e siccome gli stranieri erano in minoranza, sono cominciati gli
insulti fino a provocare la loro reazione violenta. Le scazzottate sono finite
in ressa e qualcuno degli altri è rimasto ferito. Quando ho fatto il numero per
chiamare il pronto soccorso, un collega, mi fermò dicendomi di lasciarlo
morire. Mi sembrò assurdo. Finto di comporre il numero mi arrivò un pugno sul
naso. Insanguinato cercai aiuto. Mi trovai solo. Il dolore più grande era
quanto fanatismo avesse preso il posto della ragione. Così com’ero aiutai il
ferito a prepararsi per l’arrivo dell’ambulanza. Ho maledetto il calcio. Da
quel giorno non guardo più una partita.".
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