Nel cap. 22 del
vangelo di Matteo c’è la parabola del banchetto di nozze. Vi è sottolineata l’importanza
di indossare l’abito di nozze. Sant’Agostino dà una chiara spiegazione di
questa metafora:
Qual è dunque l'abito di nozze? “Il
fine del precetto - dice l'Apostolo - è la carità che sgorga da un cuore puro,
da una buona coscienza e da una fede sincera” (1 Tm 1, 5). Questo è l'abito di
nozze. Non si tratta però d'una carità qualsiasi, poiché spesso sembra che si
amino tra loro anche individui che hanno in comune una cattiva coscienza.
Coloro che compiono insieme rapine e delitti, che sono tifosi degl'istrioni,
che insieme incitano con urla i guidatori dei cocchi in lizza e i cacciatori
del circo, per lo più si amano tra loro, ma non hanno la carità che sgorga da
un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede sincera. È siffatta carità
l'abito di nozze.
S. Agostino, discorso 90, 5-6
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