Vivere è stare svegli,
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
e concedersi agli altri,
dare di sé sempre il meglio,
e non essere scaltri.
Vivere è amare la vita,
coi suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.
coi suoi funerali e i suoi balli,
trovare favole e miti
nelle vicende più squallide.
Vivere è attendere il sole
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole
vestite con frange di festa.
nei giorni di nera tempesta,
schivare le gonfie parole
vestite con frange di festa.
Vivere è scegliere le umili
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
melodie senza strepiti e spari,
scendere verso l’autunno
e non stancarsi d’amare.
Angelo Maria Ripellino, Poesie, Torino, Einaudi 1990, p. 21
Slavista, poeta e saggista 1923-1978
Slavista, poeta e saggista 1923-1978
2 commenti:
Grazie, Gaetano, di questa bella poesia del nostro Ripellino.
Sara
ciao, potresti dire di più di questo personaggio!
grazie, Aurelio
Posta un commento