foto di Miguel Novak
All’affermazione di Etty Hillesum “Ognuno di noi deve raccogliersi e
distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli
altri" assieme ad altri commenti c’è stata anche una domanda: “Ho scoperto un'anima
ricercatrice e assetata di Amore e Verità. […] Come si può realizzare ciò che
lei dice?”.
Per rispondere a questa domanda di un’anonima o anonimo amico, ho pensato a cosa faccio io
quando mi trovo in una simile condizione.
Di
fronte a un’azione contrariante di qualcuno o a un modo di fare diverso da come
agirei io, ciò che mi ha aiutato e che ha portato frutti è stato quello di fare
qualcosa di concreto per quella persona che mi ha recato danno o fastidio.
Mandare
una cartolina, una telefonata per il compleanno… ho fatto arrivare un cibo
tipico preparato da me. A qualcuno che mi aveva combinato un guaio ho chiesto
un consiglio… insomma ho fatto qualcosa che mi è costato un po’. Il risultato supera
ogni immaginazione.
In
un congresso internazionale c’era qualcuno che evitava ogni incontro, sembrava
fosse arrabbiato con tutti. Nell’atmosfera del congresso quella persona cominciò
a essere notata e praticamente cominciò a essere “emarginata”. Anche per me era
difficile.
Ciò
mi dispiaceva. Una mattina, ho chiesto a Gesù di farmi trovare un modo per avvicinare
quel tipo. La stessa mattinata, all’intervallo del convegno, il “tipo” mi
avvicina e mi dice che aveva da vendere degli oggetti portati dal posto dove
viveva e ciò lo avrebbe aiutato a pagare le spese del viaggio.
Naturalmente
comprai da lui degli oggetti e ne parlai a molti altri. La sera tornai nella
camera di quella persona per chiedere un altro pezzo che avrei voluto regalare
ad una parente. “Spiacente, oggi ho venduto tutto!”
Era
felicemente sorpreso. Anch’io ne fui felice.
Ripensai
alla richiesta della mattina… Basta fare il primo passettino e tutto cambia.
Forse è necessaria una congiura con Dio.
Ora
pubblico una foto mandatami da un amico che vive in Colorado. Un piccolo gesto
che mi ha dato gioia meraviglia e spero lo sia anche per gli altri.
Non
so se questa era una riposta alla domanda… ma penso che la Hillesum volesse
dire che dobbiamo distruggere in noi le barriere che sentiamo nel rapporto con
gli altri.
Ora pubblico una foto mandatami da un amico che vive in Colorado. Un piccolo gesto che mi ha dato tanta gioia e meraviglia e spero lo sia anche per gli altri.