I calendari sono delle convenzioni, è chiaro.
Eppure le date che scandiscono il nostro
tempo mi sembrano delle stazioni di fermata fissate lungo un binario.
Si è chiuso il 2014, un anno che non tornerà
più, con ricordi di avvenimenti, con guadagni, perdite, con dolori e gioie.
Carissimi amici del blog, vorrei ringraziare
ciascuno di voi per il sostegno, l’incoraggiamento che mi avete dato nei modi
più vari.
Se dovessi sintetizzare in una parola il mio
2014 direi che è stato un anno in cui, attraverso le esperienze ma soprattutto
attraverso alcuni incontri, mi sono reso conto della preziosità di ogni
persona. Lo sapevo, me l’avevano detto, ma scoprirlo come l’evento più
importante della vita è avvenuto in quest’anno.
Abitavo a Marino fino a qualche mese fa ed
ora, andando verso una nuova sede, ho fatto tappa in Ungheria.
A Marino, in pochi anni ho potuto avere il
dono di amicizie vere che ora mi accompagnano.
Ma c’è un fatto che mi ha fatto riflettere:
nella basilica di san Barnaba mi sono “incontrato” con Zaccaria Negroni, un
marinese che ha speso la vita, attraverso la politica e istituzioni varie, per
gli altri.
Uno che non ha pensato a se stesso, fino alla fine della vita. Per
questo è iniziata la causa della sua beatificazione.
Ho conosciuto Zaccaria Negroni attraverso suoi scritti e testimonianze e
ora, lontano da Marino, porto con me un suo motto: “Non v’è gioia più grande del bene
compiuto per amore di Dio”.
Ripensandoci mi
rendo conto che conoscere questa gioia significa aver fatto un’esperienza piena
di come funziona la vita.
Viviamo di
relazioni, di amore ricevuto e dato. In questa trama di rapporti coinvolgere Dio ci mette in nella giusta dimensione, questo spiega la gioia. Evidentemente è da sperimentare perché c'è nascosto il mistero della Trinità, di Dio relazione. Altrimenti non si sa cosa sia.
Ho cercato di
vivere questa affermazione di Negroni.
Qualche giorno
fa ho voluto incontrare il figlio di amici che non sta bene, tanto da non poter lavorare anche se è di una intelligenza non comune.
L’ho trovato
peggiorato fisicamente, senza un futuro. Mentre parlavo con lui, visto che ha imparato bene l’italiano, gli
ho proposto di fare insieme una traduzione per una eventuale pubblicazione. È
come se si fosse illuminato per lui un orizzonte, come se si fosse rianimato.
Il bene compiuto
per amor di Dio penso che mi abbia aperto gli occhi e mi abbia fatto agire
superando ostacoli e ragionamenti che avrebbero certamente frenato ogni
iniziativa. C'era coinvolto un Altro che ama tutti con predilezione più di come so fare io.
Zaccaria Negroni è un amico vivo anche se non l'ho mai "visto".
Nessun commento:
Posta un commento