lunedì 5 gennaio 2015

Zaccaria Negroni

I calendari sono delle convenzioni, è chiaro.
Eppure le date che scandiscono il nostro tempo mi sembrano delle stazioni di fermata fissate lungo un binario.
Si è chiuso il 2014, un anno che non tornerà più, con ricordi di avvenimenti, con guadagni, perdite, con dolori e gioie.
Carissimi amici del blog, vorrei ringraziare ciascuno di voi per il sostegno, l’incoraggiamento che mi avete dato nei modi più vari.
Se dovessi sintetizzare in una parola il mio 2014 direi che è stato un anno in cui, attraverso le esperienze ma soprattutto attraverso alcuni incontri, mi sono reso conto della preziosità di ogni persona. Lo sapevo, me l’avevano detto, ma scoprirlo come l’evento più importante della vita è avvenuto in quest’anno.
Abitavo a Marino fino a qualche mese fa ed ora, andando verso una nuova sede, ho fatto tappa in Ungheria.
A Marino, in pochi anni ho potuto avere il dono di amicizie vere che ora mi accompagnano.
Ma c’è un fatto che mi ha fatto riflettere: nella basilica di san Barnaba mi sono “incontrato” con Zaccaria Negroni, un marinese che ha speso la vita, attraverso la politica e istituzioni varie, per gli altri.
Uno che non ha pensato a se stesso, fino alla fine della vita. Per questo è iniziata la causa della sua beatificazione.
Ho conosciuto Zaccaria Negroni attraverso suoi scritti e testimonianze e ora, lontano da Marino, porto con me un suo motto: “Non v’è gioia più grande del bene compiuto per amore di Dio”.
Ripensandoci mi rendo conto che conoscere questa gioia significa aver fatto un’esperienza piena di come funziona la vita.
Viviamo di relazioni, di amore ricevuto e dato. In questa trama di rapporti coinvolgere Dio ci mette in nella giusta dimensione, questo spiega la gioia. Evidentemente è da sperimentare perché c'è nascosto il mistero della Trinità, di Dio relazione. Altrimenti non si sa cosa sia.
Ho cercato di vivere questa affermazione di Negroni.
Qualche giorno fa ho voluto incontrare il figlio di amici che non sta bene, tanto da non poter lavorare anche se è di una intelligenza non comune.
L’ho trovato peggiorato fisicamente, senza un futuro. Mentre parlavo con lui, visto che ha imparato bene l’italiano, gli ho proposto di fare insieme una traduzione per una eventuale pubblicazione. È come se si fosse illuminato per lui un orizzonte, come se si fosse rianimato.
Il bene compiuto per amor di Dio penso che mi abbia aperto gli occhi e mi abbia fatto agire superando ostacoli e ragionamenti che avrebbero certamente frenato ogni iniziativa. C'era coinvolto un Altro che ama tutti con predilezione più di come so fare io. 

Zaccaria Negroni è un amico vivo anche se non l'ho mai "visto".

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