Riporto soltanto l'inizio, ma ne consiglio la lettura e la meditazione del testo intero.
“Cari
fratelli e sorelle,
la
Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli
fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2 Cor 6,2). Dio non ci
chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati
per primo” (1 Gv 4,19). Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli
sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo.
Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli impedisce di essere
indifferente a quello che ci accade. Però succede che quando noi stiamo bene e
ci sentiamo comodi, certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre
non fa mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le
ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell’indifferenza:
mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non
stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una
dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione
dell’indifferenza. Si tratta di un disagio che, come cristiani, dobbiamo
affrontare. Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte
a quelle domande che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più
urgenti sulla quale voglio soffermarmi in questo Messaggio è quella della
globalizzazione dell’indifferenza.” …
http://it.radiovaticana.va/news/2015/01/27/papa,_messaggio_quaresima_il_testo_integrale/1120164
Nessun commento:
Posta un commento