martedì 6 gennaio 2015

Cenone di San Silvestro


Torno da un viaggio impegnativo e, arrivato a casa, desidererei riposare. Non mi sono ancora tolto il cappotto quando bussano alla porta: ospiti inattesi per gli auguri per il nuovo anno. Quando poi si preparano per andare via, chiediamo loro come passeranno la serata. Dalla risposta si capisce che sono soli e diventa logico invitarli e improvvisare il cenone. Chiedo aiuto a tutti. 
“La notte di San Silvestro più bella della mia vita” dice la mamma. Il marito pone l’accento sul poco tempo necessario per preparare una cena così buona. Ne deduce che questo lavorare insieme accomunati da un generoso entusiasmo è un’importante esperienza da applicare nell’azienda che dirige.
Il figlio precisa che quando c’è il fine di far festa agli altri, la fantasia si mette a servizio e ciò che viene fuori non è soltanto originale ma irripetibile perché composto da un amore creativo.
La nonna rileva che la famiglia è costituita dall’amore.

Quando sentiamo i botti che dicono che un nuovo anno è iniziato ci rendiamo conto che un “nuovo” anno è veramente iniziato tra noi.

5 commenti:

FRANCESCA.M. ha detto...

grazie,grazie,tanino.

Anonimo ha detto...

Le storie che trasmetti, caro Tanino, hanno la forza del suggerimento di un amico che ti dice: "Prova, vedrai che è bello così..." E non è la prima volta che certe situazioni mi si presentano alla mente esattamente come le hai vissute ed è facile ripercorrere le orme che hai segnato. Ti leggo, anche se non mi faccio sentire. Vedo che hai molte amiche e amici. Anche a loro il mio grazie perché sostenendoti, come tu dici, ti aiutano a dare... anche a me. Non ho una grande fede perché non ho saputo nutrirla, ma ho vissuto onestamente e sono stato fedele alla mia cara moglie che mi ha lasciato un anno e mezzo fa. In te ho trovato un amico. Giovanni L. Pavia

Unknown ha detto...

Grazie, Tanino: ci dimostri sempre che se ci lasciamo guidare dall'amore non manca mai nulla di materiale, e inoltre, come centuplo, arriva anche l"appagamento" del cuore.
Perchè la nostra "dura cervice"non arriva mai ad acquisire questo come una certezza?
Buon anno, ricco di tutto ciò che desideri!
Luisa Nattero

Anonimo ha detto...

una esperienza molto ... "classica"! :-D
ciccia

Tanino Minuta ha detto...

Ringrazio tutti.
E non posso non sottolineare che alla fine trionfa soltanto ciò che è dono.
In questi giorni di domande su quale fonte stare (dopo la strage di Parigi) non trovo altra risposta che nella ricerca di ciò che ogni uomo custodisce in se stesso: l'amore alla vita.
Leggendo su Città Nuova online l'articolo di M. Zanzucchi con i relativi commenti, sorge la speranza che insieme possiamo farcela .
ciao e grazie,
Tanino