Ero
in Ungheria da due settimane. Non conoscevo ancora né la lingua del posto e
nemmeno il tedesco o l’inglese che molti sanno. Non essendo abituato al cibo,
mi son trovato con un fastidioso malessere che peggiorava di giorno in giorno.
Tutti i tentativi fatti avevano aggravato la situazione. Una mattina, molto
debilitato e un po’ scoraggiato, chiedo aiuto a Dio Padre.
Quel
giorno, alla mensa dopo aver scelto i cibi che mi sembrano leggeri, mi siedo ma
non riesco a mangiare.
Qualcuno,
seduto di fronte, capito che ero straniero, mi parla in varie lingue. Quando
arriva al francese, lingua che conosco, capisco che mi chiede se ho qualche
problema con il cibo. Non si tratta del cibo ma del fatto che non sto bene.
È
un medico. Gli espongo il mio disturbo. Lui mi scrive la ricetta e la sera
tutto è risolto.
Questo
come altri fatti simili, sono per me una grande educazione alla fede. Ciò che
mi lascia senza parole è la puntualità di Dio. Ho imparato non solo a chiedere
ma anche a essere attento a come Lui risponde.
Foto di Valerio Mezzini
Nessun commento:
Posta un commento