sabato 31 gennaio 2015

Lo stupore


“Chi non è più in grado di provare né stupore né sorpresa
è per cosi dire morto; i suoi occhi sono spenti.”

Albert Einstein, Come io vedo il mondo, 1934

venerdì 30 gennaio 2015

Non temere





Non temere di essere preso dalla bellezza: 
ti insegnerà a essere libero e nuovo, 
ti suggerirà il silenzio e la generosità, 
ti ricorderà che anche tu sei unico e sei un capolavoro.

giovedì 29 gennaio 2015

Qualcosa su Chiara Lubich




Sto vivendo giorni di commozione per l'apertura della causa di canonizzazione di Chiara Lubich. 
Avendola conosciuta, il fatto che ora molti potranno conoscerla, mi riempie di insolita gioia. 
Segnalo una trasmissione TV che dà un'idea di ciò che è stata Chiara. 

https://www.youtube.com/watch?v=dqwhrs5bivI

Dove inizia la preghiera


Il maestro raduna i suoi discepoli e domanda loro: "Da dove prende avvio la preghiera?".
Il primo risponde: "Dal bisogno".
Il secondo risponde: "Dall'esultanza. Quando esulta l'animo sfugge all'angusto guscio delle mie paure e preoccupazioni e si leva in alto verso Dio".
Il terzo: "Dal silenzio. Quando tutto in me si è fatto silenzio, allora Dio può parlare".
Il maestro risponde: "Avete risposto tutti esattamente. Tuttavia, v'è ancora un momento da cui prende avvio e che precede quelli da voi indicati. La preghiera inizia in Dio stesso. E' lui ad iniziarla, non noi".


Bruno Ferrero, Quaranta storie nel deserto

mercoledì 28 gennaio 2015

Messaggio del Papa per la quaresima

Ho cominciato a leggere il messaggio di papa Francesco per la quaresima.

Riporto soltanto l'inizio, ma ne consiglio la lettura e la meditazione del testo intero.


“Cari fratelli e sorelle,
la Quaresima è un tempo di rinnovamento per la Chiesa, le comunità e i singoli fedeli. Soprattutto però è un “tempo di grazia” (2 Cor 6,2). Dio non ci chiede nulla che prima non ci abbia donato: “Noi amiamo perché egli ci ha amati per primo” (1 Gv 4,19). Lui non è indifferente a noi. Ognuno di noi gli sta a cuore, ci conosce per nome, ci cura e ci cerca quando lo lasciamo. Ciascuno di noi gli interessa; il suo amore gli impedisce di essere indifferente a quello che ci accade. Però succede che quando noi stiamo bene e ci sentiamo comodi, certamente ci dimentichiamo degli altri (cosa che Dio Padre non fa mai), non ci interessano i loro problemi, le loro sofferenze e le ingiustizie che subiscono… allora il nostro cuore cade nell’indifferenza: mentre io sto relativamente bene e comodo, mi dimentico di quelli che non stanno bene. Questa attitudine egoistica, di indifferenza, ha preso oggi una dimensione mondiale, a tal punto che possiamo parlare di una globalizzazione dell’indifferenza. Si tratta di un disagio che, come cristiani, dobbiamo affrontare. Quando il popolo di Dio si converte al suo amore, trova le risposte a quelle domande che continuamente la storia gli pone. Una delle sfide più urgenti sulla quale voglio soffermarmi in questo Messaggio è quella della globalizzazione dell’indifferenza.” …

http://it.radiovaticana.va/news/2015/01/27/papa,_messaggio_quaresima_il_testo_integrale/1120164

lunedì 26 gennaio 2015

Il tempo chiarifica




Il tempo raffredda, il tempo chiarifica;
nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato
nello scorrere delle ore.


Thomas Mann

sabato 24 gennaio 2015

Gesù Abbandonato: una rivelazione e una chiamata





Era il 24 gennaio 1944
Chiara Lubich sentì parlare di Gesù in croce che grida "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?". Quel grido fu per lei una rivelazione e una chiamata
Sarà la passione della sua vita. 
Il 27 prossimo inizia la causa della sua beatificazione.
La sua strada di santità è stato questo amore per Gesù Abbandonato che l'ha lanciata alla ricerca di lui in tutti i dolori dell'umanità.

Questo immaginato dialogo di Chiara con Gesù Abbandonato l'ho composto per lei nel 2005, in un momento in cui si trovava in ospedale, ricordando alcuni momenti salienti della sua grande storia d'amore.

Il mio invisibile velo da sposa ti rivestì di nebbia evanescente
Notte di veglia, notte di attesa. Eri nascosto, eri presente

Giurai perenne amore come soltanto un’amante può fare
Mi abbracciasti mentre sentivo il ponte dietro me crollare

Come dono di Natale pensai una cella a custodir l’amore
Ma tu accendendo la stella mi indicasti mille vie del cuore

Ciascuno ha un talento per liberare il suo destino eterno
Essendo Amore acceso sempre, anche nel gelo d’inverno

Ed era freddo quando ti trovai dove alcuno ti aveva cercato
Nascosto dietro orridi cocci di dolore reietto, rifiutato

Giurai nuovo amore e mi apristi il cuore, una ferita strana
Un varco che mi portava in alto ma a tutti più vicina

Scesa nella valle gridai il tuo nome, intonai il mio canto
In un attimo raggiunsi dolori oscuri, asciugai ogni pianto

Passai come fuoco e chi si accese con me scoprì il segreto
La legge della vita, la scienza, l’arte, contemplò l’increato

Il vortice di caligine uscito dai palazzi alzò mille veli
Mi offuscò la vista, non vidi più né terra né cieli

Gli occhi incollati alla tenebra, ero la tenebra stessa
E senza tentennare rimasi lì, incessantemente fissa

Al cuore del buio, consumata d’amore aprii la nuova aurora
L’umanità che annunciava felice l’arrivo della tua ora

E sei giunto vestito con abiti che non potevo immaginare
Un trucco tuo perché ti potessi sempre incontrare

Per dirti il mio amore non avevo ormai parole nuove
Compresi che dovevo farti sempre festa in ogni dove

Festeggiato, subito, sempre con la gioia più attesa
Tu la mia vigna carica, terra feconda, terra fruttuosa

Mi identificai con gli schianti che annullano ogni libertà
E mi rassicurasti che la tua notte non ha oscurità

Dopo tanto camminare ti chiesi: la mia santità quale sarà?
La risposta fu domanda: se non mi ami tu chi mi amerà?

Ora una luce inarrestabile si espande calda da questa stanza
Che alta, lontana, vicina è diventata faro di nuova speranza.