martedì 9 giugno 2015

Il mistero della vita

Pubblico in prima pagine il commento al precedente blog, lasciato da G. che ringrazio. Non ho altre parole di fronte a un dono come lei ci ha fatto: 

"La mia storia è questa. Mi sono ammalata prima di compiere 40 anni. 
Ero in forma, invidiata per la mia eleganza e semplicità. Ed ecco la devastazione della malattia. 
Mio marito, pur dicendomi e volendomi dimostrare la sua vicinanza e il suo amore "eterno", lentamente, lentamente, giorno dopo giorno si è chiuso nella sua solitudine e si è aperto ad altro amore: più giovane di me, sana, bella...
La mia vera malattia è stato questo trauma, questa imprevista e inimmaginabile solitudine. 
Al fondo dell'annientamento, con la faccia sulla polvere, ho riconosciuto il mio niente. Ho gridato e nessuno raccoglieva le mie urla di dolore e di rabbia.
Non è facile riconoscere di essere niente accanto a qualcuno che ti ha dichiarato che sei tutto per lui. 
Niente. 
Mi ha salvato la fede. Forse è sbocciata proprio da lì, dal niente. 
Dal mio inferno giurai, come per la prima volta, la mia fedeltà all'amore. 
Non sono guarita, sto ancora lottando, ma ormai so come si vive. 
Mio marito ha riconosciuto la sua meschinità e le sue paure. L'ho accolto senza chiedere nulla. 
Ora distanti e vicini, contempliamo il mistero della vita.
Tanino, leggo il tuo blog e ne traggo pace e serenità. Ciao. G."

3 commenti:

Anonimo ha detto...

C'è poco da dire davanti a una tale confessione .
Grazie G!
Emma

Anonimo ha detto...

... infatti! <3
maurizio Mosconi

Anonimo ha detto...

Ah, dimenticavo ... certe tue esperienze, all'apparenza assurde, hanno aperto la strada!
Maurizio Mosconi ... detto Ciccia