La risurrezione non annulla la croce, non ha richiuso i fori dei chiodi, non ha rimarginato le labbra delle ferite.
Croce e Pasqua sono un unico movimento, un'unica vicenda. Perché la morte di croce non è un semplice incidente da superare, da annullare, è invece qualcosa che deve restare per l'eternità, gloria e vanto di Cristo: le sue piaghe sono il vertice dell'amore, le sue ferite sono diventate le feritoie della più grande bellezza della storia.
Ermes Ronchi
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