Cristina, vedova da qualche anno, non si è fermata a tutte le difficoltà
sorte dopo la morte del marito, ma anzi continua con più impegno a interessarsi
degli altri. Nel posto dove lavora ha una collega, anche lei vedova, che per il
suo modo di fare si è resa antipatica a tutti. Cristina un giorno vedendola
particolarmente pallida le ha chiesto se c’era qualche problema. La collega ha risposto
evasivamente che non stava bene e che prendeva molte medicine. Cristina allora ha
cominciato a preparare per lei ogni settimana bottiglie di succo di rapa rossa,
o di carote. La collega, sorpresa dell’attenzione di Cristina, le disse: “Penso
che la tua forza di andare verso gli altri sia un dono che ti viene da Dio. Dopo
la morte di mio marito mi sono soltanto nutrita di rabbia e di dolore. Questa è
la mia vera malattia”.
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