domenica 10 aprile 2016

Quando t'avrò vinto o mia vita o mia morte

Quando t’avrò vinto o mia vita o mia morte
Quando t’avrò vinto - amore
E sarò fatta conforme all’amore eterno
Come un uccello che batte le ali
Che discioglie nel suo volo i legami della terra
Quando t’avrò vinto ostile fascino della felicità
E avrò conquistato la mia libertà celeste
Quando avrò sconfitto la gioia e lo sconforto
Quando avrò superato le vie dei desideri
E avrò scelto il cammino più duro
Come il cielo notturno sconfinato e puro
Nell’armonia vera di tutte le stelle
Sarà il mio cuore nell’armonia della grazia
Ma ti avrò salvato – amore
Di te avrò salvato la vita e non la morte
E t’avrò incontrato - felicità
Dopo aver dato al mio Signore tutto di me stessa
Come un vascello fortunato
Che rientra nel porto col suo carico intatto
Approderò in cielo col cuore trasfigurato
Recando offerte umane e senza macchia.



Raïssa Maritain, Poesie, Massimo - Jaca Book, Milano 1990, 122s.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Tanino, sono Mauro.
Ti avevo scritto quando riportavi la poesia di Atenagora.
Oggi leggo questa profonda riflessione.
Te ne ringrazio,
Fai un grande servizio donandoci queste perle dell'umanità.
Cordialmente,
Mauro

Anonimo ha detto...

E' magnifica.Anche l'immagine è perfetta. Grazie.

Ed è quasi una eco di quel sereno ma intimamente gridato desiderio esaudito nella seconda lettera di S.Paolo a Timoteo (Tm.4.6-7) in cui, vicinissimo al suo martirio, come la poetessa, sta già pregustando "la conquista della sua libertà celeste ed il suo cuore pienamente felice nell'armonia della grazia"

Così:

"E' giunto il momento di sciogliere le vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho conservato la fede" ...!

Luisa