mercoledì 27 aprile 2016

L'eternità

Il cristianesimo non promette la semplice salvezza dell’anima, in un al di là qualsiasi in cui tutti i valori e le cose preziose di questo mondo scomparirebbero come se si trattasse di una scena costruita un tempo e ormai destinata a scomparire. Il cristianesimo promette l’eternità di ciò che si è realizzato in questa terra. Dio conosce e ama nella sua totalità l’uomo che siamo fin d’ora. È dunque immortale ciò che cresce e si sviluppa nella nostra vita di ora. Nel nostro corpo noi soffriamo e amiamo, speriamo, proviamo gioia e tristezza, e progrediamo attraverso il tempo. Quanto cresce nella nostra vita di oggi è imperituro. Proprio la “totalità dell’uomo”, tale e quale si è collocato in questo mondo, tale e quale vi ha vissuto e sofferto, sarà un giorno portata nell’eternità di Dio e parteciperà, in Dio stesso, all’eternità. Proprio questo deve colmarci di una gioia profonda


da “Vivere la fede” di Joseph Ratzinger (futuro Benedetto XVI)

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